Al museo civico San Rocco di Fusignano sono in programma quattro conferenze nell’ambito  della mostra «Vanni Spazzoli. Futuro presente», attualmente allestita e che comprende una raccolta selezionata delle opere più rappresentative dell’eccentrico artista romagnolo.

Tutte le conferenze si terranno di venerdì a partire dalle 17.30: il 10 ottobre Beatrice Buscaroli e Bruno Bandini presentano il loro saggio Strano interludio – Le arti nell’Italia fascista (Minerva Edizioni); il 17 ottobre Davide Caroli parlerà di «Mattia Moreni e la Romagna: l’ultimo sussulto prima della grande mutazione»; il 24 ottobre Giovanni Gardini racconta «Il Museo Lercaro di Bologna: sguardi sul contemporaneo»; infine il 21 novembre Beatrice Buscaroli in dialogo con Paola Babini presenta Vanni Spazzoli. Futuro presente, il catalogo della mostra.

La mostra è curata dalla storica dell’arte Beatrice Buscaroli. A ingresso libero, sarà visitabile fino al 30 novembre il sabato dalle 15 alle 18 e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.

Vanni Spazzoli (Forlì, 1940) scopre la vocazione artistica sul finire degli anni Sessanta. Inizia quindi a frequentare la scuola di Umberto Folli e lo studio del pittore-architetto Ettore Panighi, docente al liceo artistico di Ravenna. Si iscrive ai corsi liberi dell’Accademia della stessa città e partecipa alle lezioni di Storia dell’arte di Raffaele De Grada acquisendo una solida formazione figurativa sulla quale innesta la propria tensione pittorica fondata sul valore della materia e sulla pregnanza gestuale dell’immagine. I suoi primi temi sono nature morte, paesaggi e personaggi, mentre negli anni successivi saranno soggetti del vivere quotidiano: locomotive, cavalli e cavalieri, uccelli in gabbia, gatti, carrozzine e bambini, poi figure appartenenti alla sfera inconscia: angeli, cristi, madonne regine, musicisti.

Dai primi anni Settanta è presente in manifestazioni a carattere regionale e nel ventennio successivo collabora con la galleria Guaccarini di Bologna, dove allestisce diverse personali. Da allora inizia un’intensa attività espositiva in Italia e in vari paesi europei. Tutt’oggi collabora con la galleria l’Ariete di Bologna senza mai interrompere la sua produzione.

Le conferenze, così come l’esposizione, sono promosse dall’associazione Amici della Capit di Ravenna e dal Comune di Fusignano, con la partecipazione della Regione Emilia-Romagna, della fondazione Cassa di risparmio di Ravenna, dell’Accademia di belle arti di Ravenna e dell’Auser di Fusignano.