“L’impegno dell’Amministrazione comunale e della Polizia locale – sottolinea il vicesindaco Eugenio Fusignani – per avere un centro storico sempre più vivibile e sicuro è costante.

Quotidianamente la Polizia locale presidia tutte le piazze e le strade centrali della città, svolgendo tutti i compiti ai quali è preposta dalla legge, come dimostrano proprio gli ultimi dati sui numerosi controlli effettuati, con relative denunce e violazioni accertate nel mese di ottobre, relativi tra gli altri luoghi anche a piazza San Francesco. La Polizia locale svolge le attività che assicurano la vigilanza, la prevenzione, l’accertamento e la repressione degli illeciti amministrativi. Esercita, inoltre, la funzione di vigilanza e controllo sulle materie delegate al Comune da parte delle vigenti leggi nazionali e regionali, nonché del regolamento comunale di Polizia urbana e di tutti gli altri regolamenti che questa Amministrazione ha perfezionato via via nel tempo per renderli sempre più aderenti al decoro che una città come Ravenna merita.

La competenza esclusiva per quanto attiene l’ordine pubblico e la sicurezza spetta invece allo Stato e alle sue articolazioni – con le quali nel nostro territorio c’è stata e sono certo che continuerà ad esserci sempre un’ottima collaborazione operativa e istituzionale – ma tale competenza non è appunto né del Comune né della Polizia locale.

Con questo non si intende sottrarsi alle proprie responsabilità ma semplicemente precisare la realtà della situazione rispetto a letture strumentali che troppo spesso non sono dettate dall’intento costruttivo di migliorare la situazione quanto piuttosto da quello distruttivo di mistificare la realtà per pura polemica politica, come ad esempio accade quando si danno giudizi generalizzati su episodi di cronaca che, per quanto riprovevoli e da condannare, non sono affatto emblematici della generale condizione di vivibilità del nostro centro storico.

Nel precedente mandato abbiamo lavorato per potenziare gli organici e implementare la videosorveglianza, solo per fare due esempi; continueremo a farlo anche nei prossimi anni, come continueremo a svolgere tutti i compiti che la legge ci assegna e anche a promuovere tutte le iniziative che possano rendere sempre più sicuro e vivibile il nostro splendido centro storico.

La Polizia locale è il termometro che ‘misura la febbre’ – vigilando e segnalando eventuali episodi di degrado ai soggetti competenti – ma non è ‘la febbre’”.