“Dal governo Meloni il regalo ricevuto dalla comunità ravennate é l’arrivo della nave Ocean Viking col suo carico di 113 migranti salvati nelle acque del Mediterraneo.
Premesso che le persone in mare vanno sempre salvate e accolte e che Ravenna è pronta a fare la sua parte, pur con tutte le difficoltà che l’accompagnano, mi piacerebbe sapere quale sia stata la ratio che ha guidato il governo a individuare Ravenna, che dista oltre 1500 km, come porto vicino e sicuro.
Infatti è proprio il criterio di scelta che sfugge, mentre invece non sfugge il silenzio su questo tema delle opposizioni locali, soprattutto Lega e Fratelli d’Italia.
Mi chiedo cosa sarebbe successo se fosse stato un governo di Centrosinistra a fare la stessa scelta del governo Meloni.
Probabilmente, al di là del fioccare di question time e interrogazioni, da tre giorni avremmo presidi con bandiere padane e azzurro-fiammate già schierati a Porto Corsini.
Mi chiedo se sapevano qualcosa e lo hanno taciuto o se lo hanno appreso dai giornali venendo scavalcati e messi di fronte al fatto compiuto.
Ma adesso è importante occuparsi di come condurre al meglio tutta l’operazione curandone, insieme agli enti preposti e ai volontari che si sono mesi al servizio della Prefettura, ogni aspetto a partire da quelli sanitari.
Ribadisco che accogliere chi è stato salvato in mare non è azione di sinistra o di destra ma unicamente di umanità, nel nome del principio laico di quella “Fratellanza universale” che è la fondazione sulla quale si reggono i pilastri democratici di Libertà ed Uguaglianza.
Ma detto questo resta da capire come si sia scelto Ravenna, piuttosto che Bari, Ancona, Venezia o Trieste; ovvero se si tratti di una scelta che si inquadra in una strategia nazionale che contempla alcuni porti dell’Adriatico e altri nel Tirreno oppure una scelta ad civatetem.
Per questo è opportuno chiedere spiegazioni al governo e, in particolare, al Ministro Piantedosi e su questo auspico che, in particolare le forze politiche locali di opposizione e i loro rappresentati in parlamento, collaborino con l’amministrazione e si adoperino per avere dal governo e dal ministro tutte le informazioni e rassicurazioni del caso.”