“Così, se la tutela del pianeta attraverso azioni che mitighino i cambiamenti climatici in atto è e deve restare un punto fermo nelle agende di ogni paese, la transizione non può subire salti.

 Infatti il processo di transizione sarà inevitabilmente lungo e necessiterà ancora delle fonti fossili in affiancamento a quelle dalle rinnovabili.

La stessa mobilità non potrà essere sostituita d’amblè da veicoli ad emissioni zero.

Serve allora meno radicalismo e più realismo.

Che non significa abbandonare la ricerca o interrompere il processo di transizione ma, unicamente, lavorare per assicurare una ricerca adeguata e una transizione che garantisca tutela ambientale insieme a sviluppo e occupazione.

E allora vanno bene i progetti Agnes, quelli legati alla cattura e stoccaggio della Co2 e tutte le iniziative volte a fornire energia pulita ma, al contempo, vanno sostenuti i rigassificatori e soprattutto la ripresa delle estrazioni.

In questo auspichiamo un deciso intervento del governo e una presa di coscienza responsabile dall’opposizione.

Per ora riscontriamo solo una tiepida azione dal governo e una difficile interpretazione dell’apparente disimpegno del PD a guida Elly Schlein sulle manifestazioni Fridays.

Per il PRI ravennate restano prioritarie infrastrutture ed energia come pilastri indispensabili per disegnare sostenere sviluppo, occupazione, redistribuzione di reddito e tutela ambientale, in una visione di una Ravenna futura sempre più capitale dell’energia, anche attraverso la ricerca energetica avanzata, e sempre più identificata col suo porto.

E in questo continuano sia la convergenza col PD locale e regionale sia un corretto e responsabile confronto con le altre sensibilità politiche presenti in giunta.”