È una buona notizia per le imprese dell’Oil&Gas e per Ravenna, anche se ci si poteva e doveva pensare prima del caro bollette che sta sconvolgendo l’economia di famiglie e imprese.

Come repubblicani lo andiamo chiedendo da mesi, consapevoli che la ripresa delle estrazioni del gas naturale in Adriatico può contribuire al raddoppio della produzione nazionale, favorire la ripresa attiva delle imprese ravennati dell’Oil&Gas e magari stipulare contratti a lungo termine (l’ENI si è già dichiarata disponibile) per abbassare il costo finale di imprese e famiglie.

Ci fa piacere, aggiungono gli esponenti del PRI, che la decretazione del Governo abbia citato ieri anche il tema degli stoccaggi e delle riserve da mantenere sempre al 90% delle capacità, perché anche su questo il bacino ravennate ed i pozzi che riprenderanno in pieno attività e manutenzioni possono servire la produzione nazionale per una maggiore autonomia del Paese rispetto al mercato mondiale.

Il rilancio della produzione italiana è molto positivo, in particolare per l’occupazione ravennate e ci auguriamo che possa ulteriormente svilupparsi anche con nuove concessioni estrattive, l’ampliamento dei comparti di lavoro in Adriatico (per limitare le estrazioni croate), le misure di sostegno previste per l’eolico, le garanzie promosse per le imprese in difficoltà ed i fondi per aumentare gli investimenti verso l’efficienza energetica e nuovi impianti green.

Siamo sulla buona strada e ci auguriamo che quella “Ravenna Città dell’Energia” possa essere sempre più utile a tutta la popolazione italiana ed alla definitiva ripresa economica del dopo pandemia.