Il nuovo DL in vigore dal 26 aprile se da un lato rappresenta un piccolo passo verso una normalità che pare ancora lontana, dall’altro non riesce a fare la chiarezza necessaria. Infatti permangono dubbi interpretativi su alcuni aspetti fondamentali per le nostre imprese che si si apprestano ad affrontare la seconda stagione estiva sotto lo scacco di questa pandemia.
Intanto quello che va evitato assolutamente è la contrapposizione tra categorie che, in un periodo tanto difficile per tutti, sarebbe un danno soprattutto per le prospettive di ripresa economica dei territori e del Paese.
Imprese balneari, pubblici esercizi, attività ricettive e ristorazione, rappresentano lo stesso aspetto del sostegno alle prospettive non solo turistiche del Paese.
Per questo occorre parità di trattamento anche nei sostegni concreti e nelle opportunità fornite dalle misure.
Intanto speriamo che il confronto in essere pronti ad una definizione più consona alle esigenze di una stagionalità che non può fallire.
Ecco perché il rispetto di un criterio come il cosiddetto coprifuoco, che si comprende nella sua ratio di tutela della salute pubblica, può essere prolungato alle 23 senza alterare le impostazioni di salvaguardia che comporta e, soprattutto, coniugandosi meglio sia con le esigenze delle attività sia con le pratiche di socialità dei cittadini.
Un altro aspetto è legato ai sostegni economici che l’incertezza rende ancor più necessari. Per questo, aspettando atti concreti da parte del governo, le amministrazioni locali devono giocare tutto il loro ruolo.
La nostra fin da anno scorsoi è intervenuta direttamente con azioni che l’hanno caratterizzata come quella che ha maggiormente ridotto la tassazione alle imprese, oltre al bando ristori per le imprese più colpite dalla crisi.
Bene dunque quanto annunciato dal sindaco con la riproposizione anche per il 2021 delle misure adottate nel 2020, rafforzate anche con aspetti relativi alla Tosap.
Ma se l’emergenza sanitaria è ipotizzabile che si superi nell’arco di un anno, anche con il completamento del piano vaccinale, quella economica è destinata a durare di più.
Per questo, proprio per non vanificare i sacrifici del mondo imprenditoriale, rilanciando la mia proposta, è necessario ragionare sulla prospettiva di impegnare almeno tre esercizi della nostra amministrazione per continuare nel sostegno concreto a imprese che sono tutt’uno con l’offerta complessiva della nostra città, in primis capitale di turismo culturale.