“Abbiamo appreso nei giorni scorsi dell’avvenuta ricostituzione degli organi di indirizzo e di controllo della Fondazione Banca del Monte e Cassa di Risparmio di Faenza, e abbiamo appreso che il Sindaco del Comune di Faenza ha (legittimamente) indicato – ai sensi dello statuto della Fondazione stessa – una terna di nomi per la nomina di un Consigliere di Indirizzo che è stato individuato nella Dott.ssa Maria Concetta Cossa (già Direttrice dell’ISIA), in sostituzione della dimissionaria Dott.ssa Claudia Casali (direttrice del Mic).
Il Sindaco aveva dichiarato, in risposta ad una mia precedente interrogazione di fine gennaio, di voler contribuire a preservare l’autonomia della Fondazione rispetto all’ente pubblico e di non conoscere le motivazioni specifiche delle dimissioni del Collegio Sindacale, rifacendosi nel merito esclusivamente alla nota della Fondazione stessa.
Per quanto questo, fino a prova contraria, sia la verità che qui non si vuole mettere in discussione, politicamente ritengo sia legittimo sollevare qualche perplessità e chiedere qualche ulteriore risposta”.
Stefano Bertozzi, capogruppo di Fratelli d’Italia, spiega così la decisione di presentare un’interrogazione da discutere in consiglio comunale dedicata ai nuovi organi amministrativi e ai futuri piani della Fondazione Banca del Monte e Cassa di Risparmio di Faenza, di cui il Comune di Faenza è socio, che potrebbero avere ricadute sul territorio. La Fondazione, d’altronde, è a sua volta socia nella gestione di Faventia Sales.
“L’Amministrazione Comunale e la Fondazione sono i soci di maggioranza della partecipata Faventia Sales Spa, insieme hanno contribuito alla nomina della maggioranza dei consiglieri di amministrazione della partecipata stessa, il Comune di Faenza nomina un Consigliere d’Indirizzo in Fondazione, la Fondazione svolge un’attività e detiene asset che hanno forti ripercussioni sul territorio, che implicano e implicheranno responsabilità comuni crescenti (ricordo la recente scelta di scindere Terre Naldi in Faventia Sales Spa)” spiega Bertozzi.
“Le vicende che hanno interessato la Fondazione sono certamente legate a dinamiche interne alla stessa ma credo che la città, per le ragioni citate, abbia il “diritto” di avere maggiori e più circostanziate informazioni, e ritengo anche che il Sindaco abbia il diritto politico se non di pretenderle almeno di richiederle con forza” Il capogruppo fa riferimento ai contrasti avuti fra il collegio sindacale della Fondazione e il consiglio direttivo. Contrasti che hanno portato alle dimissioni del collegio sindacale e quindi alle nuove nomine.
“Alla luce di tutto quanto descritto ritengo che sarebbe pertanto più che opportuno convocare un incontro istituzionale, aperto al pubblico, con i principali rappresentanti della Fondazione stessa, così da venire informati sulle strategie future che avranno impatto su Faenza, così come sarebbe interessante capire che cosa pensa la Fondazione di Faventia Sales Spa, che cosa pensa la Fondazione della scissione Terre Naldi, e se esistono e quali sono i progetti di rilevanza sociale/urbanistica/culturale che coinvolgono o potranno coinvolgere parti della città di Faenza nei mesi a venire.
Ribadendo che pur non ravvisando nessun elemento di illegittimità, auspico una risposta positiva e trasparente da parte dell’Amministrazione per un coinvolgimento pieno di tutte le istituzioni cittadine – in primis del Consiglio Comunale – su questa vicenda, nell’esclusivo e pieno interesse della città”.