Bilancio Esercizio 2018: Sostenuto impegno per lo sviluppo sociale, sanitario e culturale del territorio. Oltre Settantasei milioni di euro erogati per lo sviluppo del nostro territorio negli ultimi undici, difficili, anni.

Alfieri: “Fondazione esempio e valore di alta civiltà”

E’ stato approvato il bilancio della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna relativo all’esercizio 2018, dal quale emerge il crescente impulso a iniziative di socialità, per far fronte alle nuove emergenze sociali ed ai bisogni delle categorie più in difficoltà.

Nel 2018 la Fondazione ha finanziato 222 progetti, ben 129 solo in campo sociale, sanitario e per il volontariato e, compresi gli accantonamenti di legge a favore del Fondo per il Volontariato e la partecipazione al Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile, ha erogato 3.304.561 €uro.

“Con gli interventi realizzati in questi anni – ha dichiarato il Presidente Ernesto Giuseppe Alfieri – nei vari campi della promozione sociale, innovazione sanitaria, universitaria e culturale, la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna ha incrementato le buone pratiche di educazione alla legalità e ai valori della convivenza sociale e civile e ha aggiunto con la sua azione un “valore” di alta civiltà per la crescita del nostro territorio e delle opportunità giovanili”.

Il bilancio per il 2018, redatto secondo i consueti criteri di sana e prudente gestione, ha perseguito il consolidamento patrimoniale, oltre ad un costante processo di diversificazione del patrimonio stesso.

La Fondazione riesce a confermare i suoi interventi grazie ai costanti dividendi, erogati continuativamente da 25 anni, rivenienti dalla partecipazione ne La Cassa di Ravenna SpA, con la quale costituisce un originale circuito virtuoso: il Presidente Alfieri ha pertanto espresso un vivo ringraziamento al Presidente del Gruppo La Cassa di Ravenna, Antonio Patuelli ed al Direttore Generale, Nicola Sbrizzi.

Nonostante il grande impegno finanziario per il sostegno alle iniziative sociali e di volontariato, di assistenza agli anziani ed alle categorie disagiate, che rappresentano oltre il 52% delle erogazioni, la nostra Fondazione ha chiuso il 2018 con un buon avanzo in miglioramento rispetto a quello degli anni precedenti, tale da assicurare la convinta prosecuzione della sua attività di utilità sociale.

La Fondazione nel 2018 ha erogato risorse economiche indispensabili anche per l’Università, per le strumentazioni socio-sanitarie, per l’arte e soprattutto per le categorie più svantaggiate e ”invisibili” per il perdurare delle difficoltà economiche.

Nel dettaglio, siamo entrati nella fase conclusiva dei lavori di restauro del corpo storico di Palazzo Guiccioli che si è presentato con la maestosità della sua facciata all’ammirazione generale, per diventare nei prossimi anni con i nuovi musei di Byron e del Risorgimento ed il fascino della sua corte interna un nuovo punto di riferimento di respiro internazionale nella vita culturale e turistica di Ravenna.

Di grande valore, anche per lo sviluppo dell’offerta culturale a supporto dell’Università, i Fondi Librari donati dagli Accademici Prof. Luca Anselmi e Prof. Pierluigi Barrotta dell’Università di Pisa, il primo costituito da oltre mille volumi su temi economici e finanziari, il secondo più umanistico e filosofico.

E’ stato anche incrementato l’utilizzo culturale e didattico del proprio complesso dei Chiostri Francescani con iniziative di carattere nazionale come il Festival “Dante2021” e le attività culturali promosse, tra gli altri, dall’Associazione Bancaria Italiana con “Invito a Palazzo”.

Nel settore della Salute Pubblica di grande rilievo l’inaugurazione presso l’Ospedale civile di Ravenna di un aggiornamento del sistema di brachiterapia del reparto oncologico in collaborazione con l’IRST di Meldola e l’inaugurazione presso l’ospedale civile di Faenza di un sistema di laparoscopia di ultima generazione.

Intensificati anche gli interventi per il settore Assistenza Anziani e categorie disagiate, da segnalare, tra le altre il sostegno alla benemerita Opera di S.Teresa, all’attività della Mensa dei poveri di “San Rocco”, alle Aziende per i Servizi alla Persona della nostra provincia e l’innovativo supporto fornito alla ricerca ed assistenza per la SLA. Forte accoglienza per il progetto di contribuzione sugli interessi su mutui ipotecari agevolati de La Cassa di Ravenna Spa e della Banca di Imola Spa, a favore delle giovani coppie per l’acquisto della prima abitazione.

Per il settore del Volontariato, Filantropia e Beneficenza è proseguito l’impegno per l’integrazione sociale e lavorativa delle categorie maggiormente in difficoltà e la promozione della buona pratica sportiva, con appositi percorsi per le disabilità. Per l’Educazione e Istruzione strategico l’apporto che la Fondazione ha fornito con il

consolidato sostegno alla Fondazione Flaminia per il Campus Universitario di Ravenna, che si  sta sviluppando anche con importanti Master per legali di impresa e per le problematiche giuridiche del settore portuale.

Il settore poi dell’Arte, Attività e Beni Culturali, rimane per la Fondazione area di indispensabile promozione per il territorio. In tale contesto ha assunto particolare rilievo l’inaugurazione in dicembre del nuovo Museo di Classe, realizzato anche con il determinante nostro contributo poliennale. In vista del VII centenario della morte di Dante prosegue con crescente successo l’attività della Fondazione per la celebrazione del Sommo Poeta con il Festival Dante2021, in collaborazione con l’Accademia della Crusca giunto alla nona edizione, la trentennale collaborazione con Ravenna Manifestazioni e il Ravenna Festival, in particolare per la “Trilogia d’Autunno” che tanto successo ha riscosso, con i vari enti che operano nel settore teatrale e musicale e con il Polo Museale dell’Emilia Romagna attraverso il sostegno all’iniziativa “Musica a Palazzo” di valorizzazione del Palazzo di Teodorico, l’Istituzione Biblioteca Classense e la Fondazione Museo delle Ceramiche di Faenza.