“E’ di dominio pubblico da questa mattina la notizia, sottaciuta ai più, della chiusura presso l’Ospedale di Faenza dell’unità di terapia intensiva cardiologica per pazienti con patologie coronariche.

I pazienti infartuati, i pazienti cardiologici instabili, verranno trasferiti presso l’ospedale di Ravenna.

Ciò che sconcerta è prima di ogni altra cosa la sostanza, ma non si può certo tacere il modo in cui la cosa è stata resa nota, la notizia è stata pubblicizzata da pazienti che si sono trovati di fronte al fatto compiuto.

L’AUSL delle doppie e triple inaugurazioni (si pensi al Pronto Soccorso di Faenza) ha ritenuto di non divulgare la notizia e oggi, quando nascondere è divenuto impossibile, si giustifica affermando che la situazione è figlia di riorganizzazioni datate come il decreto Balduzzi (governo Monti), che hanno obbligato di fatto gli Ospedali distrettuali a liberarsi di queste unità di intervento.

Il problema è però doppio, alla chiusura non è seguito un rafforzamento del reparto di Medicina d’Urgenza su Faenza, perchè non si può parlare di rafforzamento se questo si concretizza in più quattro posti letto a parità di risorse umane, e ancora non vi è notizia di nessun effettivo potenziamento dell’Unità Ravennate deputata ad accogliere anche i pazienti faentini.

I problemi veri ed irrisolti sono quelli già evidenziati nei giorni scorsi dal nostro candidato al Senato Marta Farolfi, la gestione della Sanità in Emilia Romagna e nell’Area Vasta Romagnola in particolare, sta mostrando tutti i suoi limiti.

Il depotenziamento più o meno latente del nosocomio manfredo – con buona pace del Sindaco Isola – non è che la plastica evidenza di tutto questo.

Non abbiamo sul territorio di Area Vasta un monte ore sufficiente a coprire adeguatemente le esigenze di turnazione nei vari presidi medico ospedalieri, a questo si aggiunge quello che appare un’inesorabile spopolamento della rete dei medici di base, con sempre più cittadini costretti ad attendere, a rivolgersi al privato a non curarsi.

Siamo in attesa della seconda casa della salute, ma non abbiamo alcuna certezza su quanti e quali medici e servizi andranno ad occuparla e in quali tempi.

Abbiamo necessità di un intervento strutturato sulla sanità anche e oggi dobbiamo dire soprattutto, sulla Sanità emiliano romagnola e sull’Area Vasta Romagnola in particolare, questo è quello su cui stanno lavorando i nostri Candidati Marta Farolfi ed Alice Buonguerrieri.

Questo è quello che i territori, attraverso i consiglieri comunali e provinciali di Fratelli d’Italia, chiederanno loro con instancabile insistenza appena insediate.

Questo è quello che Marta Farolfi ed Alice Buonguerrieri hanno messo al centro delle proprie priorità.”