“Apprendiamo che in Emilia-Romagna la fecondazione assistita nel servizio pubblico sarà possibile fino ai 46 anni d’età (al posto degli attuali 43) e saranno possibili sei tentativi, anziché dei tre attuali. Lo ha comunicato l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi in Commissione consiliare. L’Emilia-Romagna si adegua quindi ai parametri previsti dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (Dpcm) del 12 gennaio 2017, che definisce i nuovi livelli essenziali di assistenza” scrive Marcello Faustino del Popolo della Famiglia.
“Infine, d’ora in poi verrà fatta in regime ambulatoriale, in sostanza in Emilia Romagna si sta spingendo in modo sempre più forte per fa fare figli a tutti i costi a donne che vanno per i 50, a che scopo? Perché invece non si investe sulle coppie giovani, che non li fanno i figli proprio perché abbandonate dalle istituzioni? Sinceramente non capisco assolutamente questa politica di incentivazione a creare una generazione di “mamme-nonne”, invece che rilanciare le nascite tra le giovani famiglie che hanno grandissime difficoltà economiche oggi giorno”.