In mattinata Marta Farolfi –  candidata di Fratelli d’Italia al plurinominale Senato (Ravenna insieme a Romagna e a Ferrara e a parte di Bologna) e all’uninominale Senato a Rimini-Forlì Cesena – ha avuto una lunga telefonata con Maurizio Rustignoli, presidente della Cooperativa Spiagge Ravenna e presidente nazionale di Fiba-Confesercenti. Al centro del colloquio le evidenze pubbliche delle concessioni demaniali riferite agli stabilimenti balneari.

Fratelli d’Italia – ha spiegato Farolfi – non ha votato il disegno di legge ‘Concorrenza’ proprio perché non prevede misure compensative per le migliaia di imprenditori espropriati. In paesi come  Croazia, Francia, Spagna, Portogallo, Grecia sono possibili concessioni fino a una durata di 75 anni, in Italia gli stabilimenti balneari andranno all’asta alla fine del 2023.

Però, bisogna essere concreti. Dopo le elezioni, il primo provvedimento che adotteranno gli Uffici di presidenza di Camera e Senato, sarà un ricorso alla Corte Costituzionale per bloccare la sentenza del Consiglio di Stato che pone fine alle concessioni nel 2023, unico caso in Europa”.

Occorre ricordare che è stato lo stesso Frits Bolkestein (da cui prende il nome l’omonima direttiva Ue) a spiegare che “Le concessioni balneari sono beni e non servizi”, quindi non ricadono nella specifica normativa, riferita proprio ai servizi.

“Difenderemo i nostri imprenditori turistici fino all’ultimo ed eviteremo l’assalto straniero ai nostri stabilimenti balneari”, conclude Marta Farolfi.