Confcooperative Romagna esprime soddisfazione per l’Operazione della Guardia di Finanza del Comando provinciale di Ravenna che ha portato al sequestro preventivo dei beni di quattro imprenditori lughesi che utilizzavano una “falsa cooperativa”, non aderente a nessuna Centrale Cooperativa, per portare avanti attività illecite. I protagonisti della vicenda, indagati per illecita somministrazione di manodopera e truffa aggravata ai danni dell’Inps, da anni utilizzavano una cooperativa di Fusignano per reperire manodopera specializzata attraverso l’affidamento di appalti di servizi. Di fatto, la cooperativa non disponeva di una sede operativa né di attrezzature necessarie per svolgere l’attività. L’accaduto assume una gravità ancora maggiore perché la stessa operava nell’illegalità completa sia sul fronte della contrattazione collettiva, applicando un contratto non corrispondente alle mansioni svolte, sia attraverso l’utilizzo del nero grazie alla predisposizione di fondi illeciti, sia attraverso la falsificazione dei bilanci societari.

“Per l’ennesima volta il buon nome della cooperazione “vera” viene infangato dalle azioni di soggetti con intenzioni illecite – commenta Mauro Neri, presidente di Confcooperative Romagna – Confcooperative insieme alle altre centrali Cooperative da anni chiede interventi legislativi a tutela del comparto dalle ‘false cooperative’; tutela che passa anche dalla vigilanza sugli enti cooperativi, di competenza del MISE e delle Associazioni cooperative riconosciute per i propri associati. Confcooperative effettua puntualmente tutti questi controlli ma purtroppo, per le carenze croniche di personale degli Enti pubblici preposti, molte cooperative non associate ad alcuno troppo spesso riescono a sfuggire. Si tratta di soggetti che, approfittando dello strumento cooperativo, realizzano concorrenza sleale, sfruttamento dei lavoratori e mettono a rischio la salute e la vita delle persone eludendo obblighi formativi e di sicurezza. Purtroppo queste situazioni si ripetono, anche sul nostro territorio, con una frequenza non accettabile in un paese civile e siamo davvero molto soddisfatti per il grande lavoro svolto dalla Guardia di Finanza in collaborazione con l’Inps di Ravenna. Auspicando che situazioni come questa non si ripetano, come Confcooperative Romagna continueremo a vigilare e collaborare con l’Autorità giudiziaria per tutelare la Cooperazione che nel nostro territorio deve essere esclusivamente sinonimo di sviluppo nella legalità»