06/04/2018 – Personale della Polizia di Stato è intervenuto su richiesta al 112 Numero Unico di Emergenza di un cittadino faentino che chiedeva l’intervento della Polizia presso una abitazione di sua proprietà sita nel centro cittadino e ceduta in locazione a un cittadino marocchino, ma di fatto occupata da altre persone. Sul posto l’uomo raccontava alla Polizia che, non ricevendo il pagamento di affitto dal giugno 2017, aveva intrapreso tramite il proprio avvocato la procedura di sfratto. Già un mese prima lo stesso faentino avevo richiesto l’intervento delle Forze dell’Ordine, giunte unitamente alla Polizia Municipale, che avevano effettuato un controllo nella medesima abitazione, constatando la presenza di un altro cittadino marocchino il quale sosteneva di pagare un sub affitto ad un connazionale e di avere quindi tutto il diritto di usufruire della casa. Il richiedente dichiarava inoltre ai poliziotti intervenuti di avere ricevuto dall’amministratore condominiale un verbale nel quale si riferiva che erano stati effettuati ulteriori sopralluoghi nell’appartamento da parte della Polizia Municipale senza però rilevare la presenza di alcuna persona. Una decina di giorni dopo, informato dai condomini che la porta del suo appartamento risultava forzata e senza serratura, l’uomo si era recato nuovamente sul posto, verificando i danni alla porta e aveva quindi deciso di chiedere nuovamente l’intervento della Polizia. Sul posto, i poliziotti entravano nell’appartamento risultato aperto, e assieme al proprietario, rilevavano la presenza all’interno di un uomo di nazionalità marocchina, classe 1987, domiciliato a Faenza, irregolare sul territorio nazionale, nullafacente, e di una donna italiana, originaria di Forlì, classe 1998, residente a Faenza. Gli agenti invitavano le due persone a raccogliere i loro effetti personali e a seguirli negli Uffici del Commissariato per essere compiutamente identificati. Dopo gli accertamenti e approfondimenti del caso, non riuscendo a fornire idonee argomentazioni in merito alla loro presenza in quell’abitazione, l’uomo e la donna venivano denunciati in concorso tra loro per i reati di invasione di terreni o edifici e danneggiamento aggravato. Il cittadino marocchino, essendo in posizione di irregolarità sul territorio nazionale, veniva inoltre indagato per il reato di ingresso e soggiorno illegale. Mentre il cittadino faentino poteva finalmente tornare in pieno possesso del suo appartamento nel centro cittadino.