Avrà una doppia meta la “Passeggiata alla luce del tramonto” organizzata da Pro Loco Faenza per la sera (dalle 20 in poi) di giovedì prossimo, 9 giugno. Le “passeggiate” del giovedì costituiscono una sorta di appendice delle visite guidate del sabato pomeriggio ed hanno un po’ lo stesso spirito, cioè di scoperta di luoghi insoliti, con motivi di interesse culturale o naturale o paesaggistico.

A piedi ci si recherà prima in via Batticuccolo per vedere lo studio di un pittore faentino, Paolo Liverani, recentemente scomparso ma le cui opere sono tuttora in loco. Paolo Liverani, insegnante di lettere e filosofo, iniziò a dipingere negli anni Quaranta dopo la frequentazione della Scuola comunale di Disegno diretta da Francesco Nonni, maestro con il quale mantenne poi sempre frequenti rapporti, assieme a Guerrino Tramonti ed Ivo Sassi. Partito da soggetti figurativi quali paesaggi o ritratti stilizzati, Liverani virò poi verso l’astrazione approdando infine anche ad una vera e propria pittura informale fatta di colori puri e sgargianti. A Faenza espose nel 1997 alla Galleria Forum e due volte alla Molinella con presentazioni di Marilena Pasquali, già direttrice del Museo Morandi di Bologna e di Gian Ruggero Manzoni, critico d’arte che era stato allievo di Liverani alle scuole medie di Lugo.

In seconda battuta ci si sposterà nel vicino Stradone per visitare un incantevole giardino privato incastonato nel terrapieno sopra le mura manfrediane, ai piedi della grande chiesa di Santa Maria Vecchia e del relativo campanile. Lecci e pini, una sequoia e diversi aceri campestri ombreggiano il prato e le aiuole dove crescono gelsomini e pervinche, gerani e glicini. Il giardino si prolunga in quella che anticamente era una strada in terra battuta sopramura e che arrivava dietro la chiesa di San Rocco. Tale strada fu soppressa nei primi anni Cinquanta e venduta “a lotti” dal Comune ai rispettivi frontisti. Dopo un periodo di abbandono i proprietari (alla cui squisita disponibilità si deve la possibilità di questa visita) hanno recuperato il loro tratto, ricavando un magnifico pergolato di rose da quello che era un incolto di rovi e vitalbe. Si può così tornare ad ammirare anche uno scorcio di una vecchia Faenza che credevamo scomparsa.

E’ richiesto un contributo destinato a fini culturali di 3 euro.

Ritrovo ore 20.00, presso Pro Loco – Voltone della Molinella.

Prenotazione obbligatoria, posti limitati.