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Un cane che guaiva disperato dall’interno di un’auto in sosta in un parcheggio faentino è stato salvato dalla Polizia Locale dell’URF nei giorni scorsi. E’ avvenuto nel parcheggio di via insorti, il 27 giugno scorso, in un posto auto super-assolato e in una giornata, catalogata come una delle più calde del secolo, come riportano le cronache meteo.

La proprietaria della macchina aveva lasciato la propria auto in un posto completamente al sole con dentro il proprio beagle, la stessa aveva lasciato una fessura nei finestrini ma la cosa non aveva impedito all’auto di diventare rovente in breve tempo, e l’animale ha iniziato a guaire disperato. Gli agenti della Polizia Municipale sono stati chiamati da alcuni cittadini che hanno visto la situazione e segnalato il caso. Gli agenti intervenuti immediatamente sul posto, notando il grave stato di sofferenza dell’animale, si sono attivati subito per liberare l’animale, riuscendo ad abbassare il finestrino lasciato leggermente aperto. Il cane non ha atteso neanche un attimo ed è sgusciato in un balzo fuori dalla macchina appena ha potuto. Subito gli è stata data l’acqua fresca per per farlo riprendere, e affidato alle cure di un veterinario. Un impegno corale che ha raggiunto l’obiettivo: mettere al sicuro l’animale, di cui sono state accertate in seguito le ottime condizioni di salute.

Le verifiche, degli agenti hanno accertato poi che il cane era rimasto chiuso per oltre due ore sotto il sole. Inoltre la polizia municipale è intervenuta alle ore 13,15 quindi un orario in cui il caldo era terribile e la proprietaria è stata rintracciata solo tardi pomeriggio, quando è tornata al luogo dove aveva parcheggiato il veicolo con dentro il povero animale, che sarebbe rimasto quindi abbandonato all’interno dell’auto fino a quel momento. Per queste circostanze, il nucleo della polizia giudiziaria della Municipale, ha proceduto ad indagare a piede libero la proprietaria V.N. Faentina, del 1962, ora residente a Bologna, per la violazione prevista e punita dall’art 727 del codice penale ovvero detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura. Quello che è accaduto denota l’assoluta superficialità di chi ha lasciato il cane, ma anche il senso civico delle persone che hanno notato la scena e avvertito la polizia municipale riuscendo così ad evitare conseguenze, anche fatali al povero animale.