Dopo aver appreso in questi giorni della maxi inchiesta della DDA di Venezia denominata “Strade al Veleno”, avente ad oggetto l’indagine sull’impiego di presunte sostanze nocive ben al di sopra della soglia di legge (tra cui nichel, cromo, cloruro e piombo) riscontrate nel conglomerato ecologico utilizzato per asfaltare piazze e strade in Veneto, Lombardia ma anche Emilia-Romagna, il Gruppo Consiliare BellAlfonsine ha depositato in queste ore una interrogazione al Sindaco di Alfonsine per conoscere se nel Comune di Alfonsine è stato impiegato dell’asfalto denominato “concrete green” e, in caso affermativo, se si è trattato di cantieri pubblici (con affidamento da parte del Comune) o di cantieri privati (es. rifacimento manto a seguito di sistemazione rete fognaria e quindi a carico di soggetti come ad es. Hera).

 

“La notizia è a dir poco sconcertante” – afferma Claudio Fabbri, Capogruppo di BellAlfonsine – “ed occorre che l’Amministrazione faccia immediatamente chiarezza sul punto: per questo ho presentato immediatamente una interrogazione perché vorrei che il Comune mettesse al corrente tutti i suoi cittadini se vi siano dei rischi o meno anche nel percorrere le strade asfaltate”.

“Ovviamente ci si augura che le nostre strade non siano tra quelle velenose” – prosegue Fabbri – “ma nel malaugurato caso in cui dovesse essere scoperto il contrario, allora occorrerebbe aprire una seria riflessione su come l’Amministrazione Comunale vigili sulla corretta esecuzione dei cantieri in essere”.

“La più grande preoccupazione va in questo momento” – conclude Fabbri – “a chi abita nelle vie del centro che sono state oggetto di rifacimento del manto stradale in queste settimane, in particolare via Murri e via Don Minzoni, ma anche a chi ha lavorato venendo a stretto contatto con il materiale tossico”.

 Il Gruppo consiliare chiede infine di conoscere cosa intende fare il Comune di fronte a questa circostanza.