Com’è noto, i lavori sul ponte Teodorico hanno costretto l’amministrazione a rendere liberamente transitabile il tratto di via di Roma, da via Carducci a via Alberoni, normalmente regolato come Zona a Traffico Limitato.

Con grave ritardo, il 26 marzo viene aperto il nuovo ponte di Teodorico, motivo per cui l’anzidetto tratto di strada viene nuovamente chiuso riattivando la ZTL.

Si tratta di una scelta sbagliatissima che non tiene conto dell’esperienza proveniente dai disagi della prolungata chiusura del ponte di cui la giunta troppo impegnata a guardarsi l’ombelico continua a non voler fare tesoro.

Come alcuni di noi hanno già fatto rilevare infatti, se via di Roma rimanesse liberamente transitabile (anche alla luce dell’esperienza maturata nei mesi scorsi), il traffico cittadino sarebbe molto più scorrevole, consentendo ai veicoli di percorrere minori distanze in tempi più brevi. A ciò si aggiunga che l’apertura del ponte Teodorico, accompagnata dall’apertura di via di Roma, diminuirebbe sensibilmente la concentrazione di veicoli su entrambi i tratti di strada, con una ulteriore diminuzione dei tempi di percorrenza, e dunque un minor inquinamento ambientale ed acustico.

Al momento non sembra questa l’intenzione dell’amministrazione in scadenza di mandato e a nulla è servito lo stimolo offerto da un question time dell’opposizione visto che l’assessore Fagnani ha ben presto risposto picche.

In generale, continueremo a batterci affinché la circolazione cittadina venga resa più agevole e fluida in tutta la città, sottolineando come questo, oltre a ripercuotersi positivamente sulla vita quotidiana dei cittadini, produrrebbe effetti virtuosi grazie ad una diminuzione dei gas di scarico emessi dai veicoli.

Purtroppo la giunta De Pascale sembra considerare il problema della circolazione unicamente da un punto di vista ideologico, demonizzando l’utilizzo del mezzo privato e cercando di disincentivarlo a prescindere, tramite scelte che producono più disagi che risultati ecologici. Dal nostro punto di vista, eliminare parcheggi e creare ZTL per costringere, di fatto, le persone a non utilizzare l’automobile è un approccio che può aver senso nelle grandi città ma non nella nostra e non stupisce che sia un atteggiamento comune a tutte le amministrazioni di sinistra.

Al contrario, si dovrebbe rendere più fluida la circolazione veicolare potenziando, al contempo, in modo sostanziale il trasporto pubblico e proseguendo nella costruzione di nuove vere piste ciclabili,  ove esse risultino opportune. Solamente così si ottengono risultati concreti senza complicare la vita ai cittadini e senza, di fatto, limitarne la libertà di circolazione (art. 16 della Costituzione).