“È di giovedì scorso, 19 gennaio, la pubblicazione di un avviso dell’Esselunga, grande catena di supermercati presente in varie regioni, ma soprattutto in Lombardia, volto alla ricerca di un responsabile da assumere presso una propria struttura “di nuova apertura nella città di Ravenna”. Anche se non era annunciato dove avvenisse la costruzione dell’immobile, ci è stato facile dedurre, acquisendone poi la certezza, che, per essere così imminente, dovesse essere all’interno della lottizzazione, già in corso avanzato di attuazione, denominata “Antica Milizia sud/Parco Cesarea”, nella quale 6.400 metri quadrati sono appunto destinati a superficie commerciale. Sul lato nord di via Antica Milizia deve tuttavia sorgere un’altra lottizzazione, denominata “Conad Antica Milizia”, dove è previsto un centro commerciale da 5.000 metri quadrati, metà alimentare e metà no. Nel 2021, la stessa Conad-Commercianti Indipendenti Associati ha però comprato la vasta area ex CMC di via Trieste, dove prevede, tra l’altro, di realizzare “fino a 10.000 metri quadrati” di esercizi commerciali di vario genere, non escluse grandi strutture. In nessuna delle tre maxilottizzazioni mancherebbe almeno uno dei cosiddetti supermercati. Il giudizio negativo di Lista per Ravenna su queste incessanti proliferazioni della grande distribuzione commerciale è scolpito in molte nostre insistite battaglie.

  • A carico della lottizzazione Conad Antica Milizia è posta però la realizzazione della nuova via Stradone tra via Canale Molinetto e la rotonda Germania. Tanto basta perché gli abitanti dell’attuale vecchia strada (strettissima, malmessa, priva di percorsi riservati ai pedoni e ai ciclisti, ma soprattutto molto pericolosa), ai quali la nuova è stata promessa da oltre 12 anni, manifestassero a Lista per Ravenna la preoccupazione che la concorrenza dell’Esselunga possa indurre la Conad a lasciar perdere il proprio centro commerciale nella stessa zona, per puntare tutto sull’area ex CMC di via Trieste.
  • Per il nuovo Stradone, Lista per Ravenna combatte insistentemente da anni, a strettissimo contatto coi residenti. L’ultimo intervento è stata la mia interrogazione al sindaco del 26 luglio 2022, “Risanare via Stradone agonizzante in perenne attesa della nuovo”, tesa a far chiarezza sul progetto Conad denominato:“Allargamento di via Stradone e realizzazione di pista ciclabile da via Canale Molinetto alla rotonda Germania”. La risposta, datami il 25 ottobre dall’assessora Del Conte il 25 ottobre, è stata in estrema sintesi la seguente: “Il procedimento per l’approvazione del progetto definitivo-esecutivo si sta avviando alla fase conclusiva della Conferenza dei servizi. Si presume che entro il corrente anno si possa concludere positivamente con la conseguente approvazione del progetto. Si potrà così rilasciare a Conad il permesso di costruire, con l’avvio presumibile dei lavori entro la prossima primavera”.
  • Il 14 gennaio ho chiesto al dirigente comunale del servizio Strade, ing. Rizzo, se la Conferenza conclusiva dei servizi fosse avvenuta, e con quale esito. La risposta è stata che “la Conferenza dei servizi si è svolta il 17 novembre 2022”, ma “sono ancora in corso di acquisizione gli ultimi pareri necessari per la determinazione di conclusione positiva del procedimento e dar corso all’approvazione in linea tecnica del progetto definitivo-esecutivo. Rimane HERA, dopo un sopralluogo già richiesto dal progettista, per capire quali possano essere gli oneri legati alle reti agganciate al ponte da demolire ed eventuali lavori provvisori per garantire i servizi”. In effetti, la demolizione del ponte sul canale Lama non era stata prevista, ma in Conferenza dei servizi si era convenuto che fosse più opportuno e conveniente, anche se più costoso, ricostruirlo.
  • Da quanto sopra si desume che Conad sia ben intenzionata – essendo ormai all’ultimo miglio l’approvazione del progetto di via Stradone redatto dai suoi tecnici – a portare avanti con determinazione la lottizzazione dei terreni agricoli acquisiti tra via Canale Molinetto, via Stradone e via Antica Milizia. Condizione insuperabile per edificarvi alcunché è realizzare il progetto di via Stradone. Chiaro che, rilasciato il permesso di costruzione, l’apertura del nuovo Stradone dipende da quando effettivamente si aprirà il cantiere e dai tempi di costruzione e collaudo dell’opera. Più di un anno, quanto meno. Ma dire che salti tutto, Esselunga o no, non è nelle previsioni più ragionevoli. Ciò non toglie che occorra, da parte nostra, tenere alta la vigilanza.”