29/03/2018 – “E’ un titolo che non avrei mai voluto leggere riferito ad una struttura localizzata nel mio paese a Sant’Alberto e più in generale nel Comune di Ravenna. E’ da un paio di giorni su tutti i giornali cartacei locali, sulle testate in rete e anche su RAI Regione. E’ successo quello che non dovrebbe mai succedere in una comunità civile strutturata e con una organizzazione sanitaria. Non abbiamo saputo difendere le fascie più deboli da un orco, non siamo riusciti a prevedere e prevenire cosa poteva succedere in piccole Case Famiglie con una struttura di tipo famigliare per persone autosufficienti che avevano bisogno di piccoli servizi personali e un tetto dove ricoverarsi. Di chi è la responsabilità? Strutture del genere hanno avuto la possibilità di esistere per anni con il consenso di tutti, superare qualsiasi controllo e addirittura si sono proliferate come numero nel senso che l’orco dopo averne costituita una ha potuto costituirne un’altra senza tante difficoltà. Parallelamente sul territorio si sono costituite le case della salute, con grande enfasi da parte dei nostri amministratori, che hanno alla base della loro esistenza proprio la vicinanza ai bisogni dei territori. Occorre fare secondo me un pensiero su come agire in futuro: sentiamo nel lurido filmato una persona che si lamenta, che grida aiuto raccogliamo questo grido e che si faccia qualcosa per il futuro. L’orco si è aggirato per gli ambulatori della casa della salute, ha chiesto servizi, si è fatto fare ricette per i medicinali: nessuno si è chiesto chi era? Cosa stava facendo? No è andato avanti per anni, ha lucrato, ha gestito quello che non doveva gestire e ha trovato un unico baluardo ad opporsi al suo operato: i degenti degli pseudo lager coni loro lamenti e le grida di dolore sia fisico sia morale per le umiliazioni subite. E’ d’obbligo fare chiarezza per rispetto alla categoria delle persone interessate che è tra le più deboli e fragili nelle nostre comunità e sicuramente è quella con la più scarsa capacità contrattuale se rapportata a quella di un orco del genere. In futuro non dobbiamo aspettare la Procura della Repubblica per agire.” Enzo Dalmonte – Consigliere Territoriale di S.Alberto Area 4 Comune di Ravenna.