“Da molti anni, questo ente è impegnato in una campagna di educazione civica nei confronti di quei detentori di cani, i quali omettono di rimuovere le feci dei propri animali dalle aree pubbliche, qualora il fidato amico facesse la popò.

Per quanto è in nostro potere invochiamo il rispetto dell’igiene pubblica ed ovviamente del prossimo che malauguratamente si dovesse imbattere in un “ricordino” non aspettato.

I comportamenti inurbani ed odiosi non fanno altro che diffondere una ingiusta antipatia nei confronti dei cani, i quali sono assolutamente innocenti.

Se taluni possessori di animali tengono una condotta ineducata, nuocciono due volte, la prima, come si è sopra detto, perché instillano in alcune fasce della popolazione una irrazionale cinofobia, in secondo luogo perché rendono a noi più difficili le trattative, con gli enti pubblici, ogni qualvolta si debbano inoltrare delle istanze per migliorare le condizioni dei cani e dei tanti cittadini educati che li detengono.

Stando a quanto pubblicato dalla stampa il vecesindaco Fusignani ha dato il via ad un intenso controllo sul rispetto del Regolamento di Polizia Urbana per garantire il decoro della città.

Ci è comunque balzato all’occhio il tono da crociata per sanzionare severamente i trasgressori.

Nulla da eccepire, ma il vicesindaco, se non ci è sfuggito, non ci pare che abbia mai usato cotanta severità allorquando ad urinare o a defecare siano, in luoghi pubblici, i mammiferi a due zampe.

Neppure nei confronti di chi lascia in giro bottiglie di vetro e/o di plastica, calpesta le aiuole rendendole terra battuta, imbratta i muri e le porte, provoca un fastidioso inquinamento acustico, abbandona monopattini sui marciapiedi, consente a certi ciclisti di sfrecciare là dove non devono e così via.

A conclusione vorremmo evidenziare che un aspetto eccessivo della norma invocata dal vicesindaco ci appare esagerata ovvero la facoltà concessa alla Polizia Urbana di chiedere al proprietario del cane di esibire il contenitore dell’acqua che deve portarsi appresso per lavare là dove la bestiola ha fatto pipì, quindi pretendere che si apra la borsa e si estragga il contenitore e non ci si limiti in caso di violazione a sanzionare il detentore dell’animale se è colto nel momento in cui il cane urina e il titolare non provvede a lavare.”