Il 5, 6 e 7 aprile 2022 si torna a votare per le Rsu, le Rappresentanze Sindacali Unitarie, nel comparto istruzione e ricerca. Le elezioni, che arrivano dopo la proroga causata dall’emergenza sanitaria, costituiscono un appuntamento di straordinaria importanza per la democrazia sindacale nei posti di lavoro, concretizzandosi in un momento estremamente delicato per la vita politica e sociale  del nostro Paese.

Le Rsu sono l’espressione diretta delle lavoratrici e dei lavoratori, iscritti e non al sindacato, li rappresentano nei loro luoghi di lavoro, danno forza alle azioni contrattuali e di tutela collettiva, sono  figure che garantiscono i diritti fondamentali.

“La Flc Cgil di Ravenna, con enorme soddisfazione, rende noto che nelle 44 scuole, presenti in provincia di Ravenna, sono 175 le lavoratrici e i lavoratori che hanno scelto di candidarsi nella nostra lista, sette in più rispetto alle ultime elezioni del 2018 – commenta la segretaria generale della Flc Cgil, Marcella D’Angelo -. A questi si aggiungono 3 candidati al CNR, 2 all’ENEA, 2 all’ISIA e 1  all’Istituto Superiore Musicale Verdi. Si tratta di lavoratrici e lavoratori che hanno accettato, con grande senso di responsabilità, l’impegno a presidiare i luoghi di lavoro e di essere il punto di riferimento principale all’interno dei propri istituti scolastici, consentendoci di essere presenti con i nostri candidati nel 100% delle liste”.

La pandemia non ha fermato la Flc Cgil di Ravenna che ha continuato a mantenere i contatti con i lavoratori all’interno delle scuole, anche attraverso assemblee in tutti gli istituti, così come non ha fermato il personale docente e Ata che, nella drammaticità della situazione epidemiologica, ha saputo garantire il diritto di studiare a migliaia di studenti.

“Ringraziamo – conclude Marcella D’Angelo – anche tutto il personale che tecnicamente si sta spendendo per una buona riuscita delle elezioni: commissioni elettorali, scrutatori e presentatori di lista. Per una netta difesa dei valori di democrazia nei luoghi di lavoro e non solo, usiamo  il nostro  diritto di scegliere esercitando il diritto di voto”.