Italia Sovrana e Popolare è una lista nata per difendere la costituzione offesa da una destra ed una sinistra che sono le due facce della stessa medaglia neoliberista, rappresentanti di un mondo atlantico-centrico che pretende la nostra sottomissione economica e l’annullamento della nostra sovranità nazionale.
Italia Sovrana e Popolare nasce dalla fusione di Ancora Italia, Partito Comunista, Riconquistare l’Italia, Comitati No Draghi, Azione Civile, Rinascita Repubblicana, Italia Unita.
Noi vogliamo un’Italia ed un’Europa all’interno di un mondo di stati sovrani fra loro affratellati e collaborativi, un’Italia e un’Europa dei popoli e non proprietà delle oligarchie finanziarie.
Per questo ribadiamo il nostro deciso NO all’aumento delle spese militari ed alla NATO e la nostra volontà di ripristinare la sovranità monetaria, uscendo da un’ Unione Europea che non rappresenta i popoli europei ma la grande finanza e le grandi multinazionali. Nei fatti la UE  altro non è che una sede distaccata di Wall Street. Conseguente la nostra battaglia contro le privatizzazioni selvagge e soprattutto contro quelle privatizzazioni che hanno impoverito il settore pubblico che non è ormai più in grado di offrire a i cittadini – e non solo a quelli più abbienti – servizi efficienti e di qualità. Per questo lotteremo a favore di una sanità pubblica che favorisca la medicina territoriale e di prossimità e contro ad ogni forma di dittatura sanitaria che ha come scopo quello di dividere fra loro i cittadini ed i lavoratori creando disuguaglianze ed ingiustizie.
Il problema del lavoro è centrale nel nostro programma. Bisognare dire basta alle connivenze che permettono il martirio quotidiano di tanti lavoratori che devono operare con bassi salari se non addirittura in nero e con contratti spesso a tempo determinato. Uno dei nostri maggiori obiettivi è quello di scatenare una lotta senza quartiere per combattere lo sfruttamento di chi lavora, la matrioska infinita degli appalti e dei subappalti e contro l’annullamento dei diritti sindacali ed il precariato. Ci batteremo per ottenere un salario minimo di 1200 Euro. La nostra lotta contro le multinazionali ci vede accanto ai lavoratori autonomi, i liberi professionisti, gli artigiani, i commercianti, le piccole aziende che soffrono quotidianamente per la disumanità del mondo globalizzato. Lotteremo senza quartiere contro le Mafie e le illegalità che vedono troppo spesso connivente la politica ed aboliremo il segreto di stato sulle tante stragi rimaste impunite ai tempi del terrorismo e della strategia della tensione. Questa è solo una parte del nostro programma, un programma ambizioso perché noi vogliamo cambiare il sistema, perché per costruire una società giusta si deve cambiare e non riformare una società ingiusta che si fonda sulle menzogne e sul neoliberismo.