“Il Partito Democratico non è nato per rappresentare solo la sinistra di ispirazione socialdemocratica. Se così fosse, bastava mantenere in vita i Democratici di Sinistra. Lo dico io, che mi sento orgoglioso di provenire da una storia e da una cultura politica e che, oggi più che mai, mi sento uomo della sinistra democratica, riformista ed europeista.
Il Partito Democratico nasce per costruire un grande soggetto “a vocazione maggioritaria“, per saldare le migliori esperienze riformiste e progressiste del Paese. Chi oggi pensa che il PD debba rappresentare solo la sinistra compie, a mio parere, un errore che ci condannerà per sempre a un ruolo marginale di pura testimonianza.
Leggo in questi giorni autorevoli commenti di politologi, soloni e commentatori vari che, pur di avvalorare la tesi di un PD che debba rivolgersi solo a sinistra, addirittura sembra che siano infastiditi dal fatto che in Emilia-Romagna governiamo con una coalizione ampia e dal largo perimetro, che va dai partiti di sinistra fino alle forze moderate e liberal-democratiche. Il PD non può non rivolgersi a quei milioni di cittadini di matrice e pensiero moderato, che spesso hanno guardato al centro-destra, ma che non si sentono rappresentati dalla destra orbaniana e putiniana, anti europea, che con la flat tax vuole togliere ai poveri per dare ai ricchi.
Consiglio a tali signori, sempre pronti a sparare sentenze, di scendere dal piedistallo e di immergersi nel mondo reale, quello fatto da operai nelle fabbriche, piccole e medie imprese, persone con fragilità, studenti e insegnanti, medici e infermieri.
In questi anni abbiamo cercato di rappresentare in Emilia-Romagna chi aveva bisogno di risposte ai loro problemi non rinchiudendoci in un recinto, ma aprendoci all’esterno. Così si sconfigge la destra, in Emilia-Romagna, nelle città, cosa che abbiamo fatto dal 2020 in poi in tutte le tornate elettorali, e nel Paese.”