È operativa da lunedì la composizione negoziata della crisi d’impresa attraverso la piattaforma telematica nazionale delle Camere di Commercio, che costituisce il punto di riferimento su cui viaggia in automatico l’intera procedura volontaria, finalizzata a recuperare e riportare “in bonis” tutte le aziende, dalle commerciali alle agricole, che pur strutturalmente sane versano in condizioni di squilibrio patrimoniale o economico/finanziario.

La piattaforma camerale è composta da due aree, una pubblica di tipo informativo e l’altra “riservata” alle istanze formali, che guidano, passo dopo passo, l’imprenditore nel percorso individuato dalle misure attuative messe a punto dal ministero della Giustizia, per cercare di raggiungere, se ne esistono le condizioni, il punto di equilibrio migliore tra le diverse esigenze dei creditori e del debitore. L’accesso alla sezione pubblica permette all’imprenditore di svolgere il test facoltativo sulla perseguibilità – o meno – del possibile risanamento aziendale e di ottenere tutti gli altri elementi informativi relativi al nuovo strumento stragiudiziale. Attraverso l’area riservata, invece, l’impresa può presentare l’istanza, farsi assistere da un esperto e continuare l’iter mantenendo intatta, seguendo alcune specifiche regole, la continuità aziendale.

“Permettere alle imprese di riconoscere i segnali di crisi prima che si arrivi all’insolvenza, è fondamentale sia per le aziende interessate, ma anche per i creditori e l’indotto”. Così Giorgio Guberti, commissario straordinario della Camera di commercio di Ravenna, che ha aggiunto: “Attraverso questo strumento, che permetterà agli imprenditori di avvalersi della collaborazione di un esperto per ristrutturare l’azienda e di redigere un piano di risanamento, contiamo, nel giro di un anno e mezzo, di poter contribuire a ridurre del 10% le procedure concorsuali presentate tra il 2019 e il 2020. Le Camere di commercio – ha concluso Guberti – sono state pioniere della digitalizzazione, e la realizzazione di questa piattaforma è il segno della nostra determinazione ad innovare gli strumenti con i quali aiutare le imprese a dialogare ed utilizzare una pubblica amministrazione più moderna, più attenta e utile ai bisogni degli imprenditori.”