Uno degli aspetti che qualificano una città è senza dubbio una opportuna considerazione per la valorizzazione del Centro Storico, e proprio a partire dal suo cuore pulsante: elemento non secondario quando si fa ricorso a slogan del tipo “Faenza città d’arte” o “Faenza terra d’arte” che dovrebbero definire non solo la ricchezza del patrimonio culturale ma la gestione e la valutazione attenta di tutti gli aspetti” inizia così una nota inviata alla stampa da parte di Italia Nostra. L’associazione dichiara di guardare con “grande imbarazzo” leggerezze e abusi di questi slogan “acchiappaturisti”: il dito è puntato contro il retro di Palazzo del Podestà e contro le aree limitrofe al duomo, già criticate in tempi recenti dalla Soprintendenza. 

“Si comincia col poco edificante parcheggio di auto a pettine su via Barilotti perpendicolarmente alla Cattedrale di Giuliano da Maiano” che proprio la Soprintendenza chiese di eliminare, con tanto di realizzazione, da parte della scorsa amministrazione, di una velostazione per biciclette in sostituzione degli stalli per le auto.
“Segue la triste visione della rampa lignea completamente in degrado, poi gli spazi per affissione su entrambi i lati (via Barilotti e via Bertucci) con carta stracciata quando i manifesti non sono ancora sostituiti, gli incredibili cassonetti di via Bertucci nei fine settimana traboccanti di immondizie col corredo perfino di mobili e oggetti dismessi, l’asfalto delle vie sconnesso e con buche, la frequente invasione di erbacce sui gradini della Cattedrale, e per finire la quasi completa cornice di tavolini e sedie della Fontana Monumentale che non riesce a guadagnare l’opportuna considerazione nemmeno nei periodi in cui è liberata dai bizzarri arredi natalizi che la riducono a fontana da giardinetto pubblico.

Tra gli aspetti da considerare come elementi prioritari, si pone innanzi tutto  l’inderogabile riqualificazione, poi la pedonalizzazione delle vie Barilotti e Bertucci che devono essere pavimentate in pietra di Luserna come la piazza della Libertà, mentre ora incomprensibilmente la pavimentazione si arresta proprio a fianco della sola gradinata: e questo al fine di offrire un opportuno contesto alla Cattedrale mettendola in più  stretto rapporto con  la piazza. Di palese urgenza anche il restauro del Fonte monumentale che va poi seguito da un protocollo vincolante alla successiva periodica manutenzione, eseguita esclusivamente da restauratori iscritti all’albo, come previsto dalla legge” qui la critica è rivolta alla decisione di lasciare la manutenzione della fontana all’associazione di volontari “Amici della Fontana”.

“Vista inoltre la ormai prossima conclusione dei lavori per il cantiere del Salone del Podestà, sarebbe infine il momento opportuno per informare la cittadinanza sui concreti programmi d’uso e i tempi di messa in funzione, al di là dell’inaugurazione e delle generiche indicazioni più volte ripetute nel tempo.

Non è  infine accettabile che il Centro Storico debba offrire una simile immagine priva di dignità, per questo sottolineiamo con forza che i problemi segnalati vanno esaminati, affrontati e risolti e in tempi possibilmente brevi, come dovere di una pubblica Amministrazione.

Non ci si può lamentare della purtroppo diffusa mancanza di rispetto quando proprio chi ha la responsabilità è latitante nell’esempio e nell’insegnamento”.