Ci sono anche due architetti ravennati fra i vincitori del concorso d’idee promosso dal FLAG Costa dell’Emilia-Romagna per la qualificazione di porti ed aree portuali nelle principali marinerie della nostra regione. Adele Fiorani – trentanovenne laureata all’Università di Ferrara con tesi su “Ravenna: dal paesaggio industriale al paesaggio vallivo: ripercorrere l’acqua” e master in scienze e progettazione del paesaggio e dell’ambiente alla Facoltà di Architettura di Cesena dell’Università di Bologna – ed il trentasettenne Giovanni Mecozzi, progettista architettonico e di interior design anch’egli laureato all’Ateneo ferrarese, in collaborazione con l’Università di Granada, discutendo una tesi su “paesaggi culturali perduti: le Mura Nazarì e gli orti della Alberzana di Granada”, saranno infatti premiati, mercoledì 19 settembre al Museo della Marineria di Cesenatico, per i progetti “Isola ecologica come Oasi di Educazione Ambientale” e “Mettiamoci in rete” realizzati il primo con la collaborazione di Paolo Gueltrini, Sara Navacchia, Raffaella Lombardi e Francesco Pinosa, il secondo con Angelo Ciccolo e Gianluca Bonini.

“Uno degli obiettivi strategici previsti con il nostro Piano di Azione – sottolinea il presidente del FLAG Costa dell’Emilia-Romagna, Lorenzo Marchesini – è la qualificazione dei luoghi di pesca ed acquacoltura attraverso l’individuazione di elementi identitari che, da un lato, evidenzino un filo conduttore per l’intera area costiera ma, nel contempo, salvaguardino le specificità delle marinerie di Goro, Porto Garibaldi, Marina di Ravenna, Cervia, Cesenatico, Bellaria, Rimini, Misano e Cattolica. Finalità – continua Marchesini – assolutamente presenti e caratterizzanti queste idee-progetto candidate nelle categorie ‘isole ecologiche’ ed ‘elementi identitari’. Nella prima, l’involucro strutturale al cui interno saranno posizionati i cassonetti per la raccolta differenziata delle diverse tipologie di rifiuti è ricoperto non soltanto di pannelli da decorare ma anche arricchito da spazi e supporti per la messa a dimora di piante rampicanti che colorino l’area e fungano da mitigatore degli odori. Mentre nella seconda, il ‘velo di reti’ reinterpreta il più tipico e diffuso strumento di lavoro del pescatore, declinandolo in elemento per una ‘piccola architettura’ assolutamente modulabile ed in grado di divenire filo conduttore per l’intera costa emiliano romagnola, al contempo rispettoso delle specificità di ogni marineria”.

Oltre a un premio in denaro (13.500 euro per ciascuna delle idee-progetto) le proposte di Adele Fiorani e Giovanni Mecozzi, insieme a quelle degli altri vincitori (Claudia Pescosolido, di Bologna, per i “punti vendita” e l’argentano Michele Bondanelli per i “punti ristoro”) così come tutte le altre opere presentate al concorso sono raccolte in un vero e proprio catalogo. “Che – conclude il presidente del FLAG Costa dell’Emilia Romagna – metteremo a disposizione degli enti locali dell’area di riferimento, con l’auspicio che siano approfondite e concretizzate, stimolando una progettualità comune e condivisa fra gli enti territoriali della Costa emiliano romagnola da attualizzare anche attraverso un primo bando che, come FLAG, destineremo agli enti pubblici per la realizzazione di progetti-pilota”.

Che cos’è il FLAG?

Acronimo di Fishery Local Action Group, il FLAG Costa dell’Emilia-Romagna è un Gruppo di Azione Locale – ovvero un’aggregazione di Comuni e Marinerie (associazioni private di realtà della pesca ed acquacoltura e di altri settori economici quali artigianato, commercio e turismo ma anche rappresentanze della società civile: i soci sono attualmente 31) operanti lungo tutti i 130 chilometri della fascia costiera dell’Emilia Romagna, da Goro a Cattolica, passando per Porto Garibaldi, Marina di Ravenna, Cervia, Cesenatico, Bellaria, Rimini, Riccione e Misano Adriatico, dove la pesca e l’allevamento ittico lagunare hanno una tradizione secolare e continuano a rappresentare opportunità di lavoro per numerose famiglie. Nel settore, su un totale di 689.000 chilometri quadrati – con 19 zone protette – sono infatti occupati un totale di 4.347 addetti, pari al 2,31% della popolazione residente. Attraverso una serie di azioni per le quali la Regione Emilia-Romagna ha reso disponibili per il periodo 2014/2020 oltre 5,2 milioni di euro, il FLAG si propone di sostenere l’elaborazione di un piano di sviluppo sostenibile comune, volto ad intervenire per valorizzare marinerie, produzioni ittiche e peculiarità storiche, culturali, gastronomiche, sociali ed ambientali, con l’obiettivo di qualificare tutte le fasi della filiera, migliorare la gestione delle risorse ambientali finalizzate alla pesca e acquacoltura, incrementandone il valore aggiunto anche grazie all’innovazione, all’integrazione fra pesca e turismo, all’incremento delle occasioni di commercializzazione e conoscenza delle marinerie e risorse ittiche territoriali, sensibilizzando la collettività sul loro valore e favorendo lo sviluppo di nuove opportunità di lavoro.