“Con i risultati disastrosi delle Regionali si chiudono settimane intense di lavoro per il Partito Democratico. I dati sono ineludibili e chiari: il PD ha perso, il centrodestra a trazione Fratelli d’Italia ha vinto, Movimento 5Stelle e Terzo Polo arretrano ma la cornice di questo quadro, già sufficientemente desolante, è determinata dal fatto che le urne siano state disertate dal 60 per cento degli aventi diritto. 
Gli ultimi tre anni li abbiamo passati analizzando criticità e punti di forza della sanità, abbiamo messo a confronto modelli, affermato che la sanità è il perno attorno a cui incardinare larga parte delle scelte della politica eppure, il livello che ha la piena titolarità di queste scelte, la Regione, viene snobbato degli elettori che scelgono, al fondo, di delegare a pochi scelte che avranno ricadute per tanti. Il dato deve allarmarci perché oramai è piuttosto evidente che il rapporto tra cittadini e democrazia è su un piano inclinato. Difficile fermarne la discesa.
Ho letto con attenzione le riflessioni di Romano Prodi apparse sul quotidiano La Stampa. 
Il Professore ha ragione: sì è rotto il rapporto tra le comunità politiche e i suoi leader, anche locali, con la gente; questo ci sta portando verso una constatazione e non più una percezione, di una politica incapace di sentire i problemi prima ancora che di risolverli. Abbiamo rinchiuso la politica nel recinto delle istituzioni contribuendo ad una disarticolazione della visione di insieme delle grandi questioni che ci attraversano ridimensionandole alla scala del territorio se non addirittura del borgo. Se la politica assume solo le sembianze del Signor Wolf “risolvo problemi” allora il rischio è che il popolo, allenti la sua tensione democratica e guardi con fascinazione ad altri modelli che chiedono in cambio della rapidità delle decisioni una quota di democrazia e, a quel punto, anche il 40 per cento di votanti apparirà superfluo.
Personalmente ho concluso un periodo intenso di lavoro tra Lugo e l’Italia per la fase congressuale dei circoli per sostenere la proposta di Gianni Cuperlo. Congressi in alcuni casi appassionati e vivaci, e di questo ci assumiamo un pezzo del merito per avere contribuito con la nostra piattaforma ad evitare un derby tra leadership dentro il Partito. Ora le primarie saranno l’occasione per scegliere la guida della comunità democratica e partire con slancio verso le sfide future dall’opposizione nel Paese alle tornate elettorali locali che coinvolgeranno, nel 2024, la nostra comunità.
A proposito di questo: in questi mesi abbiamo lavorato duramente alla stesura del bilancio di previsione (2023-2025) di fatto l’ultimo bilancio pieno della legislatura. Lo abbiamo fatto avendo chiara la traiettoria ma anche consapevoli delle difficoltà che hanno attraversato questo tempo fatto di pandemia, un conflitto alle porte dell’Europa, crisi energetica, aumento dell’inflazione…Di fronte a questo tempo incerto, occorre rispondere con la certezza e la radicalità delle scelte perché è quando cambia la condizione materiale delle persone che cambia il loro modo di pensare e tu, se sei la politica, devi arrivare prima che questo accada. Per questo, almeno per noi e per me, il bilancio non è un adempimento. Per noi e per me il bilancio mai come questo anno sarà un atto politico ed è per questo che chiederemo alla città, per la prima volta, di venire nel nostro rinnovato Teatro Rossini ad ascoltare e a vivere il senso profondo di questo lavoro. Un appuntamento unico nel suo genere che abbiamo chiamato “Il bilancio in chiaro” per dare l’idea di cosa abbiamo in testa.
Comincia così, di fatto, il mio ultimo anno a servizio di questa città e sarà un anno che intendo vivere con intensità, passione e amore per Lugo. Fra un anno saremo immersi nella campagna elettorale che, speriamo, veda prevalere il buon senso che questa città merita. Intanto, visti i risultati di queste regionali, lavoriamo per una buona partecipazione democratica ed evitiamo giochetti stupidi su terzi poli che, come abbiamo già visto, non portano da nessuna parte.
Ci vediamo sabato, alle 9.30″.