Dopo gli insulti quotidiani, un incontro riappacificatore, gli appuntamenti costanti e purtroppo, di mezzo, anche il covid. È il riassunto della storia di odio e amore raccontata dalla sindaca di Russi Valentina Palli. Protagonisti la stessa prima cittadina e un anziano di oltre 90 anni ma “con un temperamento da 20enne, davvero un peperino”. 

Nella mattinata di venerdì Valentina Palli è tornata a far visita al suo concittadino. Prima ha però voluto raccontare la loro strana storia sulla propria pagina Facebook. 

Tutto inizia quando Palli viene eletta sindaco: “Per mesi e mesi, ogni settimana ricevevo decine di telefonate (ed insulti) dal signor Renato” ha spiegato. “Il suo problema era il traffico pesante davanti a casa sua, a suo avviso cresciuto esponenzialmente, tanto che non lo lasciava più riposare.”

L’anziano telefonava in Comune e in Provincia (proprietaria della strada) e al malcapitato che aveva l’incombenza di rispondere toccavano una serie di insulti di ogni tipo. Per mesi una ricorrenza quotidiana. 

“Così un giorno di sole, senza avvisarlo, mi sono presentata a casa sua. Sono stata lì un’oretta, un tempo di chiacchiere, di storia della sua vita e della sua famiglia. Di vicinanza umana” continua a raccontare la sindaca. “Abbiamo parlato anche un po’ della strada ma in effetti nel nostro tempo insieme quello fu un tema del tutto residuale”.

Da quel giorno le telefonate sono cambiate. “Il rumore della strada deve essere cessato perché non lo ha mai più citato.”

Poi però l’ultra novantenne si è ammalato di Covid ed è stato ricoverato in ospedale. Dall’ospedale, ormai senza una rete familiare attorno, ha continuato a chiamare in Comune in cerca di compagnia. Dal Comune hanno mantenuto il rapporto, rapportandosi coi medici per seguire il percorso clinico di Renato e per non lasciarlo solo nel suo percorso isolato in ospedale. Fortunatamente il pensionato è riuscito a guarire e a tornare a casa: “Si è commosso al telefono quando lo ho chiamato per dargli il bentornato”.

“desso, ogni tanto, mi fisso (da sola e senza avvisarlo) un appuntamento in agenda.

Gli portò una brioche (che non mangia) e lo passo a salutare.

La strada deve essere diventata nel frattanto tranquillissima perché non ne abbiamo mai più parlato” chiude il suo racconto Valentina Palli.