Dopo 160 anni torna dal Louvre a Ravenna la Madonna in Trono con Bambino: proteggeva il sarcofago di Dante

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Dopo 160 anni è tornata a Ravenna dal museo del Louvre la Madonna in trono con Bambino. L’altorilievo realizzato alla fine del XIII secolo è tornato in città, nella chiesa di San Romualdo, in occasione del settimo centenario della morte di Dante. L’opera, infatti, proteggeva il sarcofago del Sommo Poeta e ora sarà al centro della mostra “Dante. Gli occhi e la mente. Le arti al tempo dell’esilio” che sarà presentata prossimamente e sarà allestita nella chiesa a fianco della Biblioteca Classense dal 25 aprile al 4 luglio

A seguito di diverse trasformazioni del sepolcro di Dante e della ricostruzione da parte dell’architetto Camillo Morigia, la Madonna fu del tutto rimossa e si persero le sue tracce fino a quando, verso il 1860, fu acquistata a Ravenna da un collezionista francese il barone Jean-Charles Daviller (Roma, 1823-Parigi, 1883) che nel 1884, la donò al museo del Louvre. 

L’altorilievo rappresenta la Vergine assisa in trono elegantemente drappeggiata all’antica, mentre il Bambino, benedicente con la mano destra e raffigurato come autorevole Maestro, tiene il Rotolo delle Sacre Scritture con la sinistra. 

Si tratta di un indiscusso capolavoro realizzato in marmo, che ritorna per l’occasione nella città di origine, documentando la sua pertinenza alla tradizione bizantina, rivisitata tuttavia secondo una sensibilità già tutta occidentale e gotica. Ancora oggi nel museo Dante di Ravenna si trova un calco in gesso dell’opera, donato alla città nel 1921 dal governo francese, in occasione delle solenni celebrazioni del VI Centenario della morte dell’esule fiorentino. L’altorilievo rappresenta la Vergine assisa in trono elegantemente drappeggiata all’antica, mentre il Bambino, benedicente con la mano destra e raffigurato come autorevole Maestro, tiene il Rotolo delle Sacre Scritture con la sinistra.