Il Presidente dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Ravenna Isidoro Mimmi ringrazia sentitamente personalmente e a nome di tutti i volontari le sotto indicate società per l’offerta di mascherine, un  bellissimo gesto di alto valore simbolico e vicinanza. Questi dispositivi di protezione tanto ricercati, il cui consumo è stato talmente massiccio da renderli indisponibili sia presso le farmacie che presso i negozi autorizzati alla vendita, saranno dati in dotazione a tutti i volontari per poter continuare a svolgere i servizi con le dovute cautele.

Le aziende che generosamente hanno donato sono:

  1. PICHETTI FUSTELLE – Via Martiri di Felisio,   Solarolo RA;
  2. CALZATURIFICIO DAVEMA – Via Ettore Majorana,  Lugo RA;
  3. CARTARIA LUGHESE – Via Lunga Sant’Agata Sul Santerno RA;
  4. “CUORE E TERRITORIO” APS di Ravenna;
  5. CRISTINA ROCCA – Via Argentario Ravenna.

Cristina Rocca ha inoltre attivato  sul proprio sito (https://www.crrcwear.com/it/)  una vendita online di mascherine di sua produzione con logo tricolore, il cui ricavato verrà devoluto in beneficenza. 

I Volontari dell’Associazione Nazionale Carabinieri, impegnati da circa cinque anni in un  piano articolato teso ad incentivare il contatto con i cittadini per migliorare la sicurezza e la vivibilità della città, svolto attraverso pattugliamenti con compiti di sorveglianza ed osservazione attuati da oltre cinquanta volontari, nella prima decade di marzo hanno sospeso le attività per la difficoltà ad acquisire dispositivi di protezione individuale. 

Dall’inizio di aprile i volontari ANC,  in collaborazione e coordinamento col  Comando di Polizia Locale a cui i volontari  riferiscono situazioni degne di nota e criticità, hanno ripreso i servizi con compiti di monitoraggio in varie zone della città e dei lidi, al fine di informare e responsabilizzare i cittadini sull’importanza del rispetto delle restrizioni per il bene di tutti, aiutandoli a  comprendere l’effetto che produce la sua uscita da casa. Assicurare l’osservanza delle previste limitazioni riguardanti gli spostamenti all’interno dello stesso comune e tra località diverse, compreso il divieto di recarsi presso abitazioni differenti da quella principale, tra cui le seconde case utilizzate per le vacanze.