“Dispiace riscontrare come i personalismi anziché i punti di forza del centro-destra siano determinanti nell’ispirazione di Forza Italia a Ravenna. Tutto ciò in evidente contrasto con la volontà espressa a livello nazionale dallo stesso Silvio Berlusconi (rilanciata anche l’altra sera alla festa della Lega a Cervia) che ha auspicato perfino una sorta di federazione del centro-destra.Queste posizioni tutte ravennati dettate esclusivamente da un esasperato personalismo sono ambigue e decisamente contrarie sia agli interessi del centro destra che al cambiamento nella nostra città” afferma Filippo Donati, candidato sindaco della lista civica da lui fondata “Viva Ravenna”.

“Incoraggiano invece le critiche del nostro avversario in quale “coraggiosamente” nei suoi manifesti si vergogna di esibire perfino il simbolo del suopartito. Per necessità di chiarezza ritengo, solo in questo caso, doveroso rispondere. Non mi farò trascinare in polemiche inutili, sottraendo energie ai tanti impegni ed alle crescenti richieste di incontro che i cittadini ci pongono. Dobbiamo però sottolineare come l’ego di un personaggio che alle ultime elezioni ha raccolto attorno al suo nome un misero 2% cerchi di minare la volontà costruttrice di una alternativa pronta a governare la città” prosegue Donati.

“Non posso non rivolgere un “in bocca al lupo” alla coordinatrice della campagna elettorale presentata da Ancarani che nel 2016 è stata uno dei punti di forza del simil-movimento 5 stelle / CambieRA’ in città. Quanto al mio contributo che in quell’occasione detti sui problemi del turismo, come, tra l’altro, fecero altri personaggi rappresentativi ed esperti in vari settori che furono coinvolti tecnicamente ma non politicamente; se richiesto lo avrei dato a qualsiasi formazione politica in virtù del ruolo che a suo tempo ricoprivo nel settore” dichiara Filippo Donati.

“Tuttavia che il suddetto accusi me di grillismo per poi scegliere come braccio destro della sua campagna elettorale chi con i simil-5 stelle / CambieRA’ è stata eletta in consiglio comunale, sa tanto di ipocrisia e rasenta la comicità. Noi da oggi in poi ci confronteremo con la sinistra ravennate e con il candidato de Pascale con i nostri progetti e programmi fatti di innovazione e concretezza. Solo su quelli chiediamo il consenso dei ravennati. Lasciamo liberi i cittadini di esprimere il proprio giudizio su chi con una scelta personalistica rischia di essere il “cavallo di Troia” di un sistema di governo della città che vogliamo superare” conclude Filippo Donati.