“Uno degli aspetti che limita fortemente lo sviluppo di Ravenna è dato dalla carenza di infrastrutture e collegamenti stradali e ferroviari che risultano inadeguati alle reali esigenze. Ravenna è l’unico capoluogo di regione dove non è prevista alcuna fermata dell’alta velocità”. A criticare aspramente le ultime amministrazioni è Stefano Donati, candidato alle prossime elezioni regionali con la lista civica “Borgonzoni Presidente”. Donati propone quindi un miglioramento dei collegamenti
“Per gli utenti che utilizzano i treni, per lavoro o per turismo, non è accettabile rassegnarsi ad utilizzare una linea ferroviaria che, nella maggior parte dei casi, impiega un’ora e un quarto nel tratto da Bologna a Ravenna, in considerazione delle numerose fermate intermedie. Questa grave lacuna infrastrutturale, è di per sé sufficiente a comprendere l’handicap nella capacità di sviluppo che la città è costretta a subire. E contestualmente, dal commercio, all’industria, fino al turismo, tutto viaggia con il freno a mano tirato.

Per il mondo produttivo la rapidità dei collegamenti è diventata una qualità imprescindibile. Servizi di livello internazionale e infrastrutture efficienti generano sempre ricchezza. L’alta velocità ha per noi una valenza strategica, in quanto sarebbe in grado di servire tutta la parte costiera che va dai lidi nord fino a Cervia, oltre ad essere un collettore necessario per la città di Ravenna. E’ certamente imprescindibile per il turismo nel periodo estivo e in occasione di importanti manifestazioni o eventi. Ma la nostra richiesta è che si prevedano linee di alta velocità con frequenza programmata per l’intero anno solare.

Auspichiamo e siamo convinti che Lucia Borgonzoni governerà questa regione, ma ci confronteremo con chiunque per chiedere concretamente e con urgenza che la regione Emilia-Romagna si prenda l’impegno di avviare subito un tavolo di confronto con Trenitalia.

Ed ora più che mai, su questa proposta, è necessario il sostegno di tutto l’apparato produttivo del nostro territorio e delle associazioni di categoria che hanno l’occasione finalmente di dimostrare con i fatti l’utilità stessa della loro esistenza”.