Domani, domenica 27 gennaio, alle ore 16, presso la Basilica di San Giovanni Battista (detta della Cipolla), verrà celebrata una Santa Messa nel Rito romano antico, in lingua latina, secondo le rubriche del Messale Romano del 1962, il cui libero uso per i sacerdoti è stato concesso dal Papa Benedetto XVI nella lettera apostolica in forma di motu proprio «Summorum Pontificum».

La funzione sarà officiata da mons. Ugo Salvatori, arciprete della parrocchia di San Rocco che, nei prossimi mesi, sarà alternato in questo impegno da don Paolo Pasini, parroco di Santa Maria del Torrione.«Come ha scritto in una lettera indirizzata al Papa Giovanni Paolo II il 24 dicembre 1979 sua eccellenza mons. Marcel Lefebvre, la possibilità di permettere la celebrazione della Liturgia estesa da Papa San Pio V all’intera Chiesa Cattolica in seguito al Concilio ecumenico di Trento non pone alcuna difficoltà. “I vescovi deciderebbero quali luoghi, quali ore, riservare a questa Tradizione. L’unità si ricomporrebbe immediatamente al livello del vescovo del luogo”, sottolineava in quell’occasione il venerato presule francese», pone in evidenza Andrea Papetti, referente del gruppo stabile di fedeli «Cardinale Domenico Bartolucci» e presidente dell’associazione culturale «San Michele Arcangelo».

«Esprimo a nome del gruppo di fedeli, un vivo ringraziamento anzitutto all’ arcidiocesi di Ravenna -Cervia e, in particolare, a sua eccellenza mons. Lorenzo Ghizzoni, per la correttezza giuridica e la sensibilità pastorale dimostrata. La gratitudine si estende poi ai celebranti mons. Ugo Salvatori e a don Paolo Pasini, per l’impegno generosamente offerto, e al vicario generale, don Alberto Brunelli, per l’autorevole interessamento, e al parroco della Basilica, mons. Rosino Gabbiadini, per la preziosa collaborazione».