La Corte d’Appello di Milano, nel confermare la sentenza del Tribunale di Milano del 20 aprile 2017, ha legittimato il divieto di ingresso nei luoghi pubblici alle donne che indossano il burqa.

Il Tribunale di Milano aveva, appunto, sentenziato come il divieto di ingresso a volto coperto appaia giustificato e ragionevole alla luce dell’esigenza di identificare coloro che accedono alle strutture pubbliche ed ai luoghi pubblici.

Nella nostra proposta di nuovo regolamento di Polizia Urbana – depistato a dicembre 2018 a sostituzione di quello vigente

del tutto superato – é inserito un articolo specifico che prevede il divieto di indossare accessori di abbigliamento o paramenti che celino i tratti del volto o che impediscano il riconoscimento di chi li indossa, in luoghi pubblici e/o aperti al publico.

Già alcuni mesi fa, poi, il Consiglio

comunale di Ravenna ha bocciato una nostra mozione che chiedeva di vietare il burqa nei luoghi pubblici ravennati, riferendoci all’art. 5 della legge n. 152 del 22 Maggio 1975.

Ora con la sentenza della Corte d’Appello di Milano, anche il Pd Ravennate e la maggioranza che sostiene il Sindaco de Pascale, non hanno più alibi per non accogliere la proposta della Lista La Pigna.

Inutile posizione barriere anti sfondamento in giro per la città, spesso esteticamente discutibili, se poi si consente di poter girare a volto coperto, rendendo difficoltoso l’immediato riconoscimento. Tutti i cittadini ravennati devono godere degli stessi diritti ed ottemperare agli stessi obblighi. Non possono certo essere fatte distinzioni o eccezioni per qualsivoglia motivo.