La stagione estiva non è, purtroppo, solo sinonimo di sole, mare e vacanze, ma anche di un triste e deprecabile fenomeno come quello dell’abbandono di animali, ancora largamente diffuso nel nostro Paese.

Negli ultimi giorni anche i parchi Bucci e della Rocca, a Faenza, hanno fatto registrare episodi di questo genere.

Con frequenza quasi giornaliera nelle due aree verdi sono stati abbandonati conigli, cavie, criceti, inseparabili, calopsitte, cocorite, canarini, bengalini, testuggini di terra, testuggini d’acqua e pesci rossi.  Solo nelle ultime quarantotto ore i volontari dell’associazione di promozione sociale Piccola Oasi Lilly e i Vagabondi, che gestiscono le due aree verdi, sono stati impegnati nel recupero di tre conigli che erano stati abbandonati.

Due di questi sono stati catturati, con non poche difficoltà, mentre il terzo è riuscito a più riprese a sfuggire ai tentativi di cattura finendo poi, nel corso della prima notte che trascorreva libero nel parco, per essere ucciso e divorato da un gatto.

Riguardo il fenomeno dell’abbandono degli animali l’Amministrazione comunale e l’associazione Piccola Oasi Lilly e i Vagabondi vogliono sottolineare due aspetti fondamentali:

1) abbandonare un animale, indipendentemente dalla specie di appartenenza e dal luogo prescelto per l’abbandono, vuole dire, nella stragrande maggioranza dei casi, condannare quell’animale a morte certa, che giungerà per fame, sete, predazione da parte di animali selvatici o domestici o impatto contro veicoli stradali, poiché l’animale abbandonato è abituato a vivere con l’uomo e non è in grado di provvedere a sé stesso una volta lasciato solo sul territorio, pertanto chi abbandona un animale non gli dona la libertà, semplicemente si sbarazza frettolosamente di lui condannandolo a un periodo di forti sofferenze seguito da inevitabile morte;

2) i pochi esemplari che riescono faticosamente a superare il periodo di gravi sofferenze senza pervenire a morte, divengono, molto rapidamente, un serio problema per l’ecosistema in cui sono stati abbandonati, che non è pronto ad accoglierli e che viene, inevitabilmente, da questi danneggiato, quindi chi abbandona un animale non arricchisce il territorio di una nuova specie animale ma provoca un grave danno a quel territorio.

I recenti episodi di abbandono di animali presso i parchi Bucci e della Rocca sono inoltre particolarmente sgradevoli poiché, fin dal suo esordio nella gestione delle due aree verdi, l’associazione di promozione sociale Piccola Oasi Lilly e i Vagabondi, per combattere con ogni mezzo questa piaga, si è resa disponibile a fornire assistenza ai cittadini in possesso di animali non più voluti fornendo loro indicazioni su dove ricollocare tali animali o, in alternativa, provvedendo direttamente al ritiro gratuito degli animali e al loro ricollocamento presso altri parchi o presso privati cittadini (per informazioni contattare Fabio Dall’Osso, medico veterinario – tel. 334 8757376).

Questa iniziativa vuole prevenire l’abbandono di animali non solo presso i due parchi sopracitati ma sull’intero territorio comunale e riguarda, indipendentemente dalla specie, esemplari appartenenti alla fauna italiana, alla fauna esotica, agli animali domestici d’affezione non convenzionali (sono esclusi cani e gatti) e agli animali domestici da reddito di bassa corte.

Il servizio è attivo ventiquattro ore su ventiquattro, 365 giorni l’anno e viene reso ai cittadini a titolo completamente gratuito.

Gli animali recuperati vengono successivamente accuditi dai volontari e dal medico veterinario dell’associazione, prima di essere affidati a un nuovo proprietario che se ne prenderà cura.