Una storia tutta romagnola fatta di passione e dedizione per il lavoro. È quella di Emidio Margheritini, Direttore di stabilimento della Distillerie Mazzari, decorato con la “Stella al Merito del Lavoro” conferitagli dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Tale onorificenza riconosce il titolo di “Maestro del Lavoro” e premia l’operosità, lo spirito d’iniziativa, la dedizione e l’etica professionale, quali fattori di progresso sociale. La cerimonia di consegna del riconoscimento, che si svolge tradizionalmente il 1° maggio di ogni anno a Bologna, non si è svolta a causa delle restrizioni legate al Covid 19, ma sarà effettuata non appena ci saranno le condizioni per farla in totale sicurezza.

Una storia lunga quasi 50 anni. L’avventura di Margheritini in Mazzari inizia nel 1974 quando l’azienda, fondata da Primo Mazzari 16 anni prima, era all’inizio di quel processo di crescita che l’ha portata oggi, ad essere leader mondiale nella produzione di acido tartarico naturale ed importante realtà nazionale produttrice di alcol ad uso alimentare ed industriale, bioenergie e biocarburanti avanzati. “Sono entrato in Mazzari – spiega Margheritini – appena concluso il servizio militare e con un diploma da perito chimico in tasca. Nel 1978 ho iniziato a lavorare nell’ufficio tecnico dopo aver svolto diverse di mansioni dal magazziniere, al distillatore fino all’addetto alla pesa. In questi 47 anni ho avuto modo di apprezzare e vivere i cambiamenti dell’azienda. All’inizio facevamo tutto a mano, poi con l’automatizzazione e l’industrializzazione tutti i processi produttivi sono cambiati. Attraversare queste fasi e poter contribuire alla crescita dell’azienda, mi ha permesso di imparare sempre cose nuove in tanti campi diversi”.

Un Maestro del Lavoro e un maestro per i giovani. Nativo di Rocca San Casciano (FC), Margheritini ha sempre abitato a Cotignola “Quest’anno – spiega – potrebbe essere l’ultimo per me in Mazzari prima della pensione. Chiudere con questo riconoscimento è una grande soddisfazione. Ho avuto la fortuna di fare un lavoro che mi piace e ho sempre cercato di condividere la mia passione con tutti i colleghi dell’ufficio ed i ragazzi degli impianti. A questa ho abbinato la curiosità, la voglia di capire ciò che sta dietro ai processi di lavoro. Ho sempre ragionato sulla base del concetto di “causa ed effetto”, senza mai lasciare niente al caso, ma programmando e poi scegliendo la migliore strada da prendere”.