“Oggi ratifichiamo l’ennesimo decreto emergenziale a pochi giorni dalla scadenza, un provvedimento che, nonostante alcuni passi avanti, continua a mancare della prospettiva e dell’organicità necessarie per affrontare la crisi climatica e ambientale che attraversa il nostro Paese”. Così in Aula la deputata Ouidad Bakkali, intervenendo nel dibattito sul decreto per gli eventi calamitosi.
“Sin dal titolo — Disposizioni urgenti per eventi straordinari — si dimostra l’approccio sbagliato: in Italia di straordinario non c’è più nulla, se ogni anno si registrano quasi 400 eventi climatici estremi, se siamo il Paese europeo con più vittime e danni, e tra i più colpiti al mondo”, prosegue Bakkali. “Continuare con decreti spezzatino, privi di una strategia nazionale di prevenzione e sicurezza del territorio, è una responsabilità che il nostro Paese non può più permettersi”.
In particolare si riconosce finalmente che l’Emilia Romagna corra un rischio idrogeologico più elevato della media del paese, unendo un appennino molto fragile a una pianura alluvionale oggetto negli ultimi 200 anni di fortissimi interventi di bonifica.
La parlamentare ravennate ha riconosciuto alcuni aspetti positivi del decreto, frutto anche di una maggiore collaborazione istituzionale, come “le misure di semplificazione per la ricostruzione, l’esenzione IMU e il coinvolgimento degli enti locali, dopo che si è finalmente compreso quanto il commissariamento dei territori sia stato fallimentare”. Ma ha definito gravemente insufficienti le risorse stanziate per la riduzione del rischio idrogeologico: “Un miliardo in dieci anni per l’Emilia-Romagna, che ha subito 9 miliardi di danni in poche ore, è un segnale disarticolato e miope”.
“Seppur riconoscendo migliorie, molte delle quali contenute nei nostri emendamenti di due anni fa o nelle richieste a lungo ignorate di Regione e sindaci, respingiamo questo decreto per mancanza di prospettiva, per la reiterata metodologia del decreto-spezzatino che è un approccio colpevole su eventi che ormai sono tutto tranne che straordinari”
Bakkali ha infine ribadito la posizione del Partito Democratico: “Serve un cambio di paradigma radicale. Non servono più decreti tampone, ma una legge quadro sul clima, una cabina di regia permanente per il rischio ambientale, investimenti straordinari e un vero codice nazionale della ricostruzione. Il diritto a restare nei propri territori, a viverli in sicurezza, è la sfida storica che dobbiamo affrontare, anche per le generazioni future.”