“Il linciaggio mediatico che sta subendo il consigliere Carnicella è inaccettabile: posso non condividere i modi, ma criticare la narrazione a senso unico sulla violenza sulle donne è un atto di coraggio di questi tempi”.

In mezzo al coro di condanne per le espressioni contro le donne utilizzate dal consigliere territoriale Nicola Carnicella, Mirko De Carli, portavoce nazionale de Il Popolo della Famiglia, si schiera a fianco di colui che ha generato la polemica di questi giorni:

“Se Barattoni sperava che il Popolo della Famiglia si unisse alla lapidazione mediatica e umana del consigliere Carnicella ha sbagliato di grosso: difendiamo con forza la libertà di parola e di pensiero di tutti e non ci uniamo al coro ipocrita di chi pensa di aver la superiorità morale per giudicare le idee altrui”.

“I modi con cui ha espresso la sua posizione possono essere condivisibili o meno, ma la scelta di non aderire alla falsa e pelosa narrazione, a senso unico, sulla violenza sulle donne, che descrive un paese che non c’è, dove i maschi sarebbero dei predatori seriali, è per me, per noi un atto di coraggio. I numeri dei fatti riguardanti questo fenomeno (che condanniamo con fermezza) e i processi conseguenti non sono tali da definire l’Italia un paese afflitto da femminicidio e per giunta da invocare un’azione di permanente criminalizzazione del maschio in quanto tale” dichiara Mirko De Carli.

Il portavoce del Popolo della Famiglia si schiera contro anche alla richiesta di dimissioni: “Carnicella non ha alcun obbligo a dimettersi, per via delle intimidazioni ricevute dalla sinistra o dalle decine di associazioni (o presunte tali), che lo hanno preso di mira: continui il suo lavoro da consigliere (se vuole) e non abbia paura di dire quello che pensa: siamo ancora, grazie a Dio, in una democrazia. Per quanto riguarda i politici e rappresentanti di movimenti ed associazioni che lo hanno attaccato, si sciacquassero la bocca prima di parlare: sono i primi che offendono le donne con la pratica delle quote rose, che le considera come una sorta di specie protetta” conclude De Carli.