“Dante: ritratto del poeta da giovane” è così che s’intitola l’opera, e la personale, dedicata a Dante dall’artista ravennate Marcello Landi, aperta al pubblico il 3 settembre, presso la Galleria MG 21 a Ravenna.

Esposte tre opere dedicate al poeta, tutte realizzate negli anni ‘90 e quindi “non nate” per essere un ridondante omaggio al 700nario della morte del Poeta, la cui ossa sono sepolte a Ravenna, ma create dall’artista in tempi non sospetti, per “puro amore” verso Dante e la propria città.

E proprio le ossa sono al centro di due delle manifestazioni pittoriche visibili in Galleria, nate dal “genio” di Landi che, come ha scritto Claudio Cerritelli: <<sono frutto della dell’indeterminata soglia dell’altrove … che fa affiorare enigmi, incantamenti, meditazioni e abissi immaginativi >>.

Quello che può colpire maggiormente il visitatore è la presenza di trentatré lumache vive sull’opera “maggiore” (lumache che Landi ha volutamente sottolineato essere romagnole). Animali che non a caso, con la loro presenza alterano l’immagine complessiva della pittura mutandone lentamente forma e riflessi finendo con l’aggiungere, con le loro secrezioni, altro materiale al dipinto, già sapientemente lavorato dalle mani dell’artista con l’apporto di zolfo, inchiostro, vetro, piombo e fumo.

Neppure il numero delle lumache è casuale, perché come i letterati ben sanno, La Divina Commedia è divisa in tre parti: Inferno, Purgatorio e Paradiso. Ciascuna delle quali è composta da 33 canti (tranne l’Inferno, che contiene un ulteriore canto proemiale).

Merita i riflettori anche l’opera più piccola (ma non in creatività) presente nella Galleria, un omaggio a Beatrice che cerca di raggiungere un Dante fuggente di cui resta solo una vaga ombra al margine quadro.

Marcello Landi, artista ed erudito è stato dirigente del Liceo Artistico di Ravenna, ed è attualmente il Presidente dell’Associazione ex-allievi e insegnanti delle Scuole d’Arte Dis-ORDINE DEI CAVALIERI DELLA MALTA E DI TUTTI I COLORI che ha nel proprio statuto l’obiettivo di tutelare e tramandare, i valori e i saperi di quanti hanno frequentato o prestato la propria attività presso le Scuole d’Arte della Provincia di Ravenna, con particolare riguardo alla valorizzazione del mosaico ravennate.

Le lumache, che sono conservate e nutrite con cura per essere posate sul dipinto per la durata della mostra, saranno poi restituite al loro ambiente naturale.

 

La mostra sarà aperta sino al 13 settembre 2021 tutti i giorni dalle 20 alle 22 e sarà a cura di Luca Donelli e Carlotta Dragoni. Testi di Claudio Cerritelli, Bruno Bandini e Giuseppe Plazzi.

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