È alta l’adesione delle lavoratrici e dei lavoratori, delle pensionate e dei pensionati dell’Emilia-Romagna alla manifestazione della CGIL in programma sabato a Roma “Italia, Europa, ascoltate il lavoro”, a un anno dall’assalto alla sede nazionale di Corso d’Italia.

Dalla nostra regione partiranno circa 4 mila persone iscritte alla CGIL da tutti i territori, da Piacenza a Rimini, con più di 40 pullman in campo, tre treni speciali a cui vanno aggiunti i tanti cittadini che si sposteranno individualmente con altre linee ferroviarie e con mezzi privati. “Chiederemo di rimettere al centro i temi del lavoro e della giustizia sociale attraverso dieci proposte”, sottolinea il segretario generale della CGIL Emilia-Romagna Massimo Bussandri. Tra i punti del decalogo: l’aumento di stipendi e pensioni; l’introduzione del salario minimo e una legge sulla rappresentanza; il superamento della precarietà; una vera riforma del fisco; garantire e migliorare una misura universale di lotta alla povertà, come il reddito di cittadinanza; la sicurezza nei luoghi di lavoro; un tetto alle bollette; un piano per l’autonomia energetica fondato sulle fonti rinnovabili. “La manifestazione di sabato servirà a rinsaldare le basi di un blocco sociale con l’obiettivo di ridurre le disuguaglianze e rimettere il lavoro, nelle sue mille sfaccettature, al centro dell’agenda del nostro Paese”, aggiunge Bussandri.

Il corteo partirà alle ore 13.30 da piazza della Repubblica per giungere in piazza del Popolo dove, intorno alle 17.30, prenderà la parola per le conclusioni il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. Al termine della manifestazione, dalle ore 19 alle 22, è prevista l’apertura straordinaria della sede nazionale della Cgil, in corso d’Italia 25. Per l’occasione saranno organizzate delle visite guidate e verrà presentata l’opera restaurata dell’artista Ennio Calabria danneggiata durante l’assalto del 9 ottobre scorso. L’apertura straordinaria proseguirà anche domenica 9, dalle ore 9.30 alle 13.