L’esperienza dello smart working all’interno dell’Unione della Romagna Faentina risale al 2018, quando fu avviato in una modalità sperimentale; la situazione di emergenza dovuta alla diffusione del coronavirus non ha fatto altro che ampliare ed accelerare l’adozione di un sistema di lavoro già in uso, il quale ha permesso all’Unione, a marzo 2020, di poter contare su un proprio regolamento approvato, accordi individuali definiti e un numero di dipendenti in modalità di lavoro agile pari all’86% del totale. 

Il Piano Organizzativo del Lavoro Agile (POLA) 2021/23, appena approvato dalla Giunta dell’Unione, rappresenta dunque per l’URF sia strumento di sintesi delle attività svolte negli ultimi anni in tema di lavoro agile, sia l’impegno dell’amministrazione a perseguire nei prossimi anni obiettivi di sviluppo tecnologico e professionale delle risorse umane. Tutte misure volte ad una trasformazione digitale della pubblica amministrazione sempre più necessaria per rispondere alle esigenze dei cittadini e delle imprese.

Il POLA si pone come obiettivo quello di riuscire ad incrementare il numero di processi gestibili in modalità agile ed è per questo che si riveleranno essenziali gli investimenti sul rafforzamento delle competenze digitali del personale e sulla dotazione informatica; questi consentiranno un potenziamento degli strumenti di gestione delle istanze online, una maggiore diffusione del sistema di prenotazione degli appuntamenti online e l’utilizzo della videoconferenza come strumento essenziale a supporto delle attività della PA. 

Con l’ottimizzazione degli spazi, si otterranno anche notevoli benefici dal punto di vista della sostenibilità ambientale: la riduzione del numero di spostamenti per lavorare fa auspicare ad una conseguente riduzione delle emissioni di CO2, ribaltando il consumo in risparmio per l’amministrazione e per l’intero territorio. 

“Siamo orgogliosi di poter dire che eravamo pronti già un anno fa allo smart working” ha dichiarato il Sindaco di Castel Bolognese Luca Della Godenza e Vicepresidente dell’Unione con delega al personale e all’organizzazione “Adesso è necessaria una nuova evoluzione verso la pubblica amministrazione del futuro, che vede al centro la formazione e la digitalizzazione”.