Nel giardino di Casa Varoli, a luglio 2023, inaugurerà il progetto «nel giardino un bestiario quasi nascosto», presentato dal museo civico «Luigi Varoli» di Cotignola (RA) e vincitore del PAC – Piano per l’Arte Contemporanea 2021, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e destinato alla produzione di opere dell’arte e della creatività contemporanee.

Il progetto, avviato negli ultimi mesi del 2022, prevede una produzione site-specificdell’artista Nero | Alessandro Neretti, con installazioni che animeranno e popoleranno il giardino della casa studio di Luigi Varoli, edificio rinascimentale diventato nel primo Novecento abitazione e luogo di lavoro del maestro cotignolese e recentemente insignito del marchio «Case e studi delle persone illustri dell’Emilia Romagna».

Le installazioni, principalmente piccole sculture in ceramica, entreranno in dialogo con alcuni frammenti lapidei, colonne e capitelli, pietre e reperti vari, alcuni già presenti nel giardino, raccolti da Varoli per ricostruire la memoria del paese distrutto dalla guerra, e altri appositamente portati fuori dai depositi comunali, dopo un attento lavoro di studio e inventariazione effettuato negli ultimi mesi dell’anno da una squadra di archeologi del Dipartimento di storia, culture, civiltà dell’Università di Bologna.

È in corso la produzione delle sculture, che verranno installate nei prossimi mesi.

Verrà prodotto un catalogoche documenterà passo a passo lo sviluppo del progetto, dai bozzetti iniziali, al suo svolgimento fino all’installazione delle opere.

Alessandro Neretti è nato a Faenza nel 1980; vive e lavora a Schio. Ha esposto in Italia (Bologna, Modena, Ravenna, Grottaglie) e all’estero (Corea del sud, Lourdes, Smirne, Paesi Bassi), sia con mostre personali che collettive. Ha ricevuto numerosi premi tra cui il 58esimo concorso internazionale della ceramica d’arte contemporanea – sezione under 40, Mic – Museo internazionale delle ceramiche (Faenza); Flashback – Opera viva, piazza Giovanni Bottesini (Torino) e una menzione d’onore al Korea international ceramic biennale del 2021, Gyeonggi ceramic museum, Gwangju.