Tempo di resoconto per le misure economiche straordinarie e urgenti messe in campo dal Comune di Faenza per le imprese nel territorio che, penalizzate dalle limitazioni per arginare la pandemia da coronavirus, stanno attraversando momenti molto difficili.

Nelle scorse settimane l’amministrazione comunale aveva varato un primo bando di aiuti economici specifici a fondo perduto; mezzo milione di euro la cifra messa a disposizione, indirizzata alle aziende del territorio penalizzate dalle misure previste nel dopo il DPCM del 24 ottobre. A seconda della fascia di appartenenza (Fascia A le aziende rimaste completamente chiuse e Fascia B imprese con riduzione di orario di attività) l’amministrazione comunale aveva deciso di attribuire rispettivamente un contributo di 2.000 e 1.200 euro, fissando come termine per l’erogazione il 15 dicembre. La possibilità di erogare rapidamente i contributi era uno degli elementi costitutivi della misura economica straordinaria proprio per poter dare una risposta immediata a chi si trova in difficoltà.

“L’istruttoria ha accertato 42 imprese ammissibili al sostegno economico con attività totalmente chiuse e pertanto ricadenti in Fascia. A queste sono andati 84.000 euro. Le aziende in Fascia B, quelle con riduzione di orario di attività sono state 158, alle quali sono andate 189.600 euro. Il totale, distribuito a tempo di record – le somme sono infatti già state versate nei conti correnti indicati al momento della richiesta – è stato di 273.600 euro.

Sono state invece giudicate non ammissibili 20 domande perché non in possesso dei requisiti richiesti: in due casi il codice Ateco non era tra quelli contemplati nell’avviso del bando, altre due imprese sono risultate senza sede operativa nel Comune di Faenza, mentre in 16 casi si è trattato di attività non iscritte al Registro delle Camere di Commercio”.

“In una situazione seppur difficile -spiega l’assessore al Bilancio Milena Barzaglia- possiamo dire di essere riusciti a distribuire i contributi una settimana prima del termine che ci eravamo prefissati, merito del lavoro degli uffici, che ringrazio. L’intervento dell’amministrazione comunale nei confronti delle aziende e delle famiglie non si esauriscono però qui. La prossima settimana pubblicheremo infatti un secondo bando, questa volta dedicato a ‘partite iva’ che non rientravano nei codici Ateco della prima misura di sostegno e anche in questo caso cercheremo di dare risposte rapide a tutti”.

“Sono soddisfatto -dice invece il vicesindaco Andrea Fabbri, con delega alle attività produttive- per le tempistiche di risposta ai titolari di aziende del territorio e per la concretezza dell’azione. Questo sostegno alle aziende, se pur minimo, è un segnale di vicinanza per far sentire che le Istituzioni ci sono. Siamo coscienti che il contributo potrebbe essere una goccia di fronte a situazioni spesso pesanti a causa dei mancati introiti economici, ma speriamo possano dare un minimo di respiro”.