Per il territorio provinciale di Ravenna oggi si sono registrati 216 casi: si tratta di 113 maschi e 103 femmine; 55 asintomatici e 161 con sintomi; 210 in isolamento domiciliare e 6 ricoverati. Nel dettaglio: 110 da contact tracing; 81 per sintomi; 20 per test volontario; 2 test per categoria; 3 test per rientro dall’estero.

I tamponi eseguiti sono stati 2.223. Oggi la Regione ha comunicato 6 decessi: quattro pazienti di sesso maschile (due di 78, uno di 87 e uno di 92) e due pazienti di sesso femminile di 68 e 77 anni.

Sono state comunicate circa 88 guarigioni.

I casi complessivamente diagnosticati da inizio contagio nel ravennate sono 23.599.

Rispetto alla distribuzione sul territorio, si riportano di seguito le residenze dei casi emersi oggi:

7 fuori provincia

6 Alfonsine

7 Bagnacavallo

4 Brisighella

7 Castel Bolognese

13 Cervia

2 Conselice

7 Cotignola

55 Faenza

1 Fusignano

19 Lugo

5 Massa Lombarda

69 Ravenna

5 Riolo Terme

1 Russi

1 Sant’Agata sul Santerno

7 Solarolo

 

Nella settimana dall’8 al 14 marzo, si sono verificate 5.825 positività su un totale di 47.683 tamponi eseguiti; si osserva quindi un tasso di positività del 12,2 per cento, evidenziando, anche in questa settimana, un trend in crescita dei nuovi casi positivi, nel territorio romagnolo. La performance dei tempi di refertazione dei tamponi, entro le 48 ore, si mantiene alta, registrando il 97 per cento. Per quanto riguarda l’indicatore relativo alle persone ricoverate, su tutta la Romagna, a lunedì 15 marzo, si registra la quota di 721 ricoveri, con un rialzo di 145 ricoverati rispetto alla settimana scorsa, mantenendo l’azienda all’interno del livello rosso del Piano ospedaliero Covid; anche i riempimenti nelle terapie intensive sono in rialzo, sia in termini assoluti che percentuali.

“Questi dati, commenta Mattia Altini, direttore di Ausl Romagna,  ci consegnano una curva del contagio ancora in ascesa, che impegna sensibilmente anche le nostre strutture ospedaliere. Le misure adottate dalla Regione e dai Comuni del nostro territorio, speriamo comincino  a produrre gli effetti di abbassamento della circolazione del virus. L’altra arma che abbiamo a disposizione, oltre alla responsabilità che ciascuno di noi dovrebbe mantenere nel comportamento, è rappresentata dal vaccino. Ma anche su questo versante continuiamo ad andare a rilento nell’approvvigionamento. Speriamo che presto si sblocchi la vicenda di Astrazeneca e attendiamo con fiducia il pronunciamento dell’Ema e conseguentemente  le decisioni di AIFA
E’ comprensibile che di fronte a questi episodi i cittadini possano provare smarrimento e preoccupazione. Voglio dire loro che quello di cui devono maggiormente temere è contrarre il Covid per il rischio di complicanze che può comportare. I vaccini rappresentano l’unico strumento che abbiamo a disposizione per combattere i virus e le malattie che senza vaccino hanno da sempre purtroppo prodotto molti lutti”.