Il tema 2019 è «Le cooperative per il lavoro dignitoso» (Coops4decentWork). Antonio Buzzi, vicepresidente di Confcooperative Ravenna-Rimini: «Oggi non basta più essere un’impresa che ha nel proprio dna la Responsabilità sociale d’impresa. I temi come equa distribuzione della ricchezza, attenzione all’ambiente, sostegno alla persona devono entrare a far parte degli asset strategici di tutte le imprese, anche di quelle for profit»

Nel primo trimestre 2019 le cooperative in Emilia Romagna hanno dato lavoro a 243.000 persone, il 14% dell’occupazione regionale complessiva. Un dato, quello diffuso da Guido Caselli, direttore del Centro Studi di Unioncamere in occasione della Conferenza della Cooperazione che si è svolta oggi presso la Regione Emilia Romagna, che va a rafforzare il ruolo e il valore del movimento cooperativo proprio in occasione della 97esima Giornata Internazionale delle Cooperative in programma domani, sabato 6 luglio.

Il tema del 2019 «Le cooperative per il lavoro dignitoso» (Coops4decentWork) è infatti legato all’importanza delle cooperative per la promozione dell’occupazione e, soprattutto, di un’occupazione equa e dignitosa: «L’impresa cooperativa è oggi forse il modello di impresa più attuale e più efficace che abbiamo a disposizione – evidenzia Antonio Buzzi, vicepresidente di Confcooperative Ravenna-Rimini -. Oggi infatti, come ha sottolineato Mario Calderini, professore al Politecnico di Milano alla Conferenza della Cooperazione, siamo in un momento di passaggio e ‘L’impatto sociale va interiorizzato nel proprio modello di business’. Una cosa che riguarda molto da vicino il movimento cooperativo, soprattutto la sua componente sociale, e che è testimoniato anche dalla Riforma del Terzo settore che ha finalmente riconosciuto che queste imprese esistono e sono centrali per l’occupazione e la sostenibilità delle comunità».

«Oggi non basta più essere un’impresa che ha nel proprio dna la Responsabilità sociale d’impresa. I temi come equa distribuzione della ricchezza, attenzione all’ambiente, sostegno alla persona devono entrare a far parte degli asset strategici di tutte le imprese, anche di quelle for profit. Come movimento cooperativo – prosegue il vicepresidente dell’associazione territoriale – abbiamo una responsabilità importante perché, da sempre, nel nostro operare coniughiamo aspetti sociali, ambientali ed economici. E questo si lega anche alla necessità, ormai sempre più urgente anche nel territorio romagnolo, di contrastare il proliferare delle false cooperative che, a scapito proprio della qualità occupazionale dei propri lavoratori, inquinano un movimento che ha valori etici e di riferimento così alti».