24/03/2018 – «Attualmente esistono nel mondo circa 14.900 testate atomiche delle quali 70 in Italia, tra Ghedi (Bs) e Aviano (Pn). Quelle nucleari sono le uniche armi di distruzione di massa non ancora vietate. Ben presto, però, lo saranno, perché il 7 luglio 2017 è stato approvato all’ONU il Trattato per la messa al bando delle armi nucleari con 122 voti a favore. Per divenire vincolante dovrà essere ratificata da almeno 50 Stati. Questo risultato è frutto del lavoro di ICAN, una coalizione internazionale di Ong, che il 10 dicembre scorso, proprio per questo suo impegno, è stata insignita del Premio Nobel per la Pace 2017. Di essa fanno parte le italiane Rete per il Disarmo e SenzAtomica. L’Italia non ha partecipato al voto finale mentre in precedenza aveva votato no nella votazione sulla Risoluzione che di fatto apriva la strada ai negoziati per la stesura del testo ora approvato. Affinché il Governo firmi e ratifichi il Trattato è stata lanciata a livello nazionale la campagna “Italia, ripensaci”». Sollecitate da varie associazioni, a Faenza hanno già aderito: il Consiglio Comunale, attraverso l’approvazione all’unanimità di un Ordine del Giorno; il Sindaco, che ha inviato una lettera al Presidente del Consiglio in carica, Paolo Gentiloni. Ora è iniziata la seconda fase, rivolta all’intera opinione pubblica, con la distribuzione di cartoline che si chiede ai cittadini di compilare e restituire agli organizzatori. Questi provvederanno a consegnarle al futuro capo del Governo il prossimo 7 luglio 2018 in occasione del primo anniversario dall’approvazione del Trattato. Le cartoline si trovano presso: – Bottega Bertaccini, corso Garibaldi, 4 – Libreria Moby Dick, via XX Settembre, 5 – URP, piazza Nenni, 19/a Vale la pena ricordare che dal settembre 2005, Faenza fa parte di Mayors for Peace (Sindaci per la Pace), una Ong internazionale, presieduta dal sindaco di Hiroshima, che ha tra i suoi compiti “la cooperazione tra le città aderenti per promuovere l’abolizione delle armi nucleari”.