Si è aperta mercoledì 27 luglio, la consultazione preliminare riguardante il Polo Estrattivo di Monte Tondo per presentare l’integrazione alla proposta assunta di variante del Piano infraregionale delle attività estrattive (PIAE). Sono stati ascoltati i principali attori coinvolti.
Di seguito la posizione espressa dal portavoce di Saint-Gobain Italia, Gabriele Bertucci:
Come già evidenziato dalla Regione, in occasione del rinnovo del PIAE è stato commissionato uno studio per la valutazione delle componenti ambientali, paesaggistiche e socio-economiche dell’area di Monte Tondo.
Il lavoro ha evidenziato quattro diversi scenari per l’area estrattiva.
In particolare, lo scenario d) è quello che ha avanzato l’azienda. Tale scenario prevede l’estrazione di ulteriori 2.400.000 metri cubi, nel rispetto di ogni vincolo esistente, da estrarre in un arco temporale di circa 20 anni, valutati nella prospettiva di investire in sostenibilità, ricerca&sviluppo ed economia circolare per il tessuto economico del territorio.
La proposta di Saint-Gobain si fonda sull’evidenza, confermata da una perizia asseverata, che i volumi residui sono di 506.000 metri cubi complessivi, senza considerare il materiale sterile e i vuoti in galleria. Pertanto, il gesso commerciale residuo risulta essere tra 400.000 e 500.000 metri cubi che – ai ritmi attuali – rappresenta una vita dello stabilimento di circa 4-5 anni.
Tale perizia è basata sul rilievo topografico realizzato a novembre 2021 con metodo aerofotogrammetrico; operazione che Saint-Gobain svolge annualmente per verificare e dichiarare il volume di materiale estratto e il residuo ancora estraibile rispetto al progetto autorizzato.
Lo scenario b) indicato dallo studio, che da un’analisi di massima sembra quello suggerito, si basa su dei volumi largamente superiori ai 506.000 metri cubi sopra citati.
La discrepanza è dovuta al fatto che lo studio considera i dati di estrazione a partire dal 2006. In realtà, l’anno di inizio dell’attività estrattiva relativa al PIAE in fase di revisione è il 2001.
Ribadiamo che, con i volumi attuali, possiamo garantire un’attività per circa 4-5 anni. Per tale ragione, riteniamo necessaria la richiesta di un ampliamento del PIAE.
L’azienda, infine, ci tiene a rimarcare l’importanza dell’estrazione del gesso poiché i sistemi a secco in cartongesso sono fondamentali per lo sviluppo dell’edilizia sostenibile del futuro, in quanto riducono le emissioni di CO2 e minimizzano i consumi energetici rispetto ai sistemi tradizionali”.
IL GRUPPO SAINT-GOBAIN
Saint-Gobain progetta, produce e distribuisce materiali per la sicurezza e il comfort abitativo di ciascuno di noi e il futuro di tutti. Questi materiali si trovano ovunque nei nostri spazi di vita e nella quotidianità: negli edifici, nei trasporti, nelle infrastrutture e in molte applicazioni industriali.
È una realtà presente in 75 Paesi con 166.000 dipendenti e un fatturato complessivo di 44.2 Mld di euro nel 2021.
Vanta una storia di oltre 350 anni, nasce infatti nel 1665 per volere di Re Luigi XIV, per realizzare la Galleria degli Specchi del Palazzo di Versailles a Parigi.
In Italia, dove la sua storia ha origine nel 1889 con la costruzione dello stabilimento di Pisa per la produzione del vetro, oggi conta 40 siti, circa 2.100 dipendenti e un fatturato di 860 Mln di euro nel 2021. Saint-Gobain si propone come polo tecnologico di riferimento per il mercato della costruzione sostenibile e il punto di riferimento globale nell’utilizzo efficiente delle risorse naturali, nel rispetto dell’ambiente. Tutte le soluzioni proposte sono pensate per costruire edifici più efficienti dal punto di vista energetico, per ridurre consumi ed emissioni inquinanti, puntando a raggiungere la neutralità delle nostre emissioni entro il 2050.
Attraverso marchi forti e noti sul mercato, tra cui Glass, Gyproc, Isover e Weber, offre in particolare una gamma completa di soluzioni innovative per involucri opachi e trasparenti, tetti e coperture, architettura d’interni e pareti, pavimenti e controsoffitti.