Nella seduta di ieri (per chi volesse vederla http://bit.ly/archivio-sedute-cc) il consiglio comunale ha approvato i bilanci d’esercizio 2021 di Acqua Ingegneria srl, Ravenna Entrate spa, Ravenna Holding spa, Ravenna Farmacie srl, Romagna Acque Società delle Fonti spa.

I bilanci di Acqua Ingegneria srl, Ravenna Entrate spa, Ravenna Farmacie srl e Romagna Acque Società delle Fonti spa sono stati approvati con 19 voti favorevoli (gruppi di maggioranza) e 10 voti contrari (Fratelli d’Italia, Forza Italia Berlusconi per Ancarani Primavera Ravenna, La Pigna-Città, forese, lidi; Lega Salvini premier, Lista per Ravenna Polo civico popolare, Viva Ravenna).

Il bilancio di Ravenna Holding spa e l’aggiornamento del budget 2022/piano triennale 2022/2024, sono stati approvati con 19 voti favorevoli (gruppi di maggioranza) e 9 voti contrari (Fratelli d’Italia, Forza Italia Berlusconi per Ancarani Primavera Ravenna, La Pigna-Città, forese, lidi; Lega Salvini premier, Lista per Ravenna Polo civico popolare, Viva Ravenna).

Gli atti sono stati illustrati da Giacomo Costantini, assessore con delega alle Società partecipate, che, in apertura, ha ringraziato la presidente Mara Roncuzzi e il direttore amministrativo Marco Calpista di Ravenna holding, presenti in consiglio.

L’assessore Costantini ha espresso soddisfazione per i risultati ottenuti dalle società in house nonostante anche il 2021 sia stato un anno problematico a causa del covid. Ha evidenziato la positiva performance della Holding e di tutte le partecipate e controllate che non si sono mai fermate, continuando ad erogare servizi ai cittadini. Ha rappresentato le finalità e gli obiettivi delle società che non sono solo quelli di produrre utili, ma sono soprattutto tesi a perseguire efficienza e qualità nella fornitura dei servizi, calmierare i prezzi, programmare e realizzare investimenti importanti nel campo delle infrastrutture. Ha inoltre sottolineato il pieno assolvimento, da parte delle partecipate, degli obblighi di legge relativamente alla trasparenza attraverso le spiegazioni e i materiali che vengono forniti con dati e report puntuali e pubblicati sui relativi siti internet.

Giacomo Costantini è quindi passato a illustrare le cifre che caratterizzano i bilanci 2021 delle società In House:  Ravenna Holding ha chiuso l’esercizio 2021 con un utile pari a 13.294.373 euro; per Ravenna Entrate l’utile prodotto è stato di 230.954 euro, in linea con quello del 2020; il bilancio consuntivo dell’anno 2021 si è chiuso per Ravenna Farmacie con un risultato di 638.084 euro, migliore di quanto previsto nel pre-consuntivo approvato e in netto incremento rispetto all’esercizio precedente; il risultato netto di Romagna Acque è di 7.781.000 euro e si è evidenziato il ruolo che la Società è chiamata a svolgere nel futuro con importanti investimenti sul territorio. Infine l’esercizio di Acqua Ingegneria al 31 dicembre 2021 ha prodotto un risultato positivo di 9.645 euro; in questo caso si tratta di una società giovane, nata agli inizi del 2021, per svolgere attività di progettazione infrastrutturale e attività tecniche collegate a supporto e integrazione delle strutture delle società proprietarie (Romagna Acque, Autorità di sistema portuale del mare adriatico centro settentrionale, Ravenna Holding). L’assessore ha sottolineato come l’aggiornamento del budget e del piano triennale di Ravenna Holding sia stato effettuato in funzione degli elementi sopraggiunti nel primo semestre e tenendo conto degli effetti problematici della guerra russo-ucraina su costi dell’energia e dei materiali.

Sono intervenuti: Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna – Polo civico popolare), Alessandra Folli (Partito democratico), Daniele Perini (Lista de Pascale sindaco), Giacomo Ercolani (Lega Salvini premier), Andrea Vasi (Partito repubblicano italiano), Veronica Verlicchi (La Pigna – Città, forese, lidi).

Il gruppo Lista per Ravenna – Polo civico popolare ha ribadito le contrarietà al sistema delle partecipate indicando tra i motivi l’erogazione di servizi di scarsa qualità rispetto a quanto versato dai cittadini, prezzi non calmierati, creazione di nicchie di potere, poca trasparenza; a suo avviso almeno tre delle dieci tra partecipate e controllate potrebbero essere accorpate con risparmio di costi.

Il gruppo PD ha evidenziato che al di là della scelta politica, condivisibile o meno, sul modello di governance sono importanti i risultati e che i numeri e i dati contenuti nella copiosa produzione dei bilanci parlano chiaro, dimostrando che tutti gli obiettivi delle partecipate e della Holding sono stati raggiunti; i caratteri di solidità e solvibilità confermano l’oculata e positiva gestione manageriale.

Il gruppo Lista de Pascale sindaco, rilevando che la stessa discussione si ripete tutti gli anni, ha sottolineato l’aspetto determinante dei servizi erogati ai cittadini, di qualità e con prezzi calmierati che non sarebbero altrimenti possibili, oltretutto con la presentazione di bilanci che chiudono in positivo e che costituiscono una rarità a livello nazionale.

Il gruppo Lega Salvini premier ha svolto un’analisi del sistema delle partecipate, evidenziando di non essere contrario per principio, riconoscendo alcuni asset strategici e tuttavia sottolineando gli aspetti ritenuti negativi tra cui, ad esempio, la concorrenza delle società pubbliche su quelle private che – a suo parere – contribuisce a indebolire il tessuto socio-economico di un territorio.

Il gruppo Pri ha annunciato il proprio voto favorevole sottolineando l’importante ruolo svolto dalle partecipate e sostenendo di non rilevare competizione tra pubblico e privato ma sintesi tra le due visioni e collaborazione; ha affermato che l’apparato societario sta dando i suoi frutti anche in termini di investimenti in opere pubbliche a servizio della città e dei cittadini.

Il gruppo La Pigna – Città forese lidi ha ribadito trattarsi di una narrazione delle partecipate e soprattutto della Holding che va avanti dall’insediamento del 2017 e che ritiene insopportabile perché – a suo avviso – si tratta di un sistema che non è l’ideale per i cittadini soprattutto perchè, perseguendo altre finalità politiche,  non condivide quella che dovrebbe essere la mission di un Comune.