Le Federazioni Confguide Ravenna, Forli-Cesena e Rimini organizzano per sabato 6 giugno 2020 un flash mob come Guide Turistiche e Accompagnatori Turistici per chiedere al Governo regionale e al Governo centrale una maggiore attenzione verso la categoria. Il periodo di blocco totale è stato indispensabile per contenere la diffusione del virus, ma purtroppo per la categoria delle Guide Turistiche e Accompagnatori Turistici i mesi di marzo, aprile e maggio sono notoriamente quelli di maggior lavoro, i cui incassi normalmente corrispondono a circa il 50%, se non di più, degli incassi annui.

“Non ci illudiamo di poter tornare a pieno regime da settembre, pertanto necessitiamo di un aiuto sostanziale – afferma Federica Mazzotti, Presidente di Confguide Ravenna.

Il flash mob avrà luogo sabato 6 giugno a Ravenna, in Piazza del Popolo, tra la Prefettura e la sede di Unicredit alle ore 11.30.

I partecipanti dovranno presentarsi con la mascherina indossata correttamente, il tesserino in evidenza e con un ombrello oppure bandierina/segnale che si usa durante i servizi guida. La distanza interpersonale sarà di un metro.

Quale messaggio vogliamo lanciare le Guide Turistiche e Accompagnatori Turistici?

  1. “Il nostro settore è in ginocchio, senza aiuti economici che vengano dallo Stato o dal governo regionale noi facciamo poco. Chiediamo un sostegno economico fino al marzo 2021 o che ci venga concessa la partecipazione a bandi regionali specifici per accedere a fondi volti allo sviluppo d’impresa e/o valorizzazione del prodotto turistico.
  2. Il Turismo di Prossimità è marginale e non salverà la nostra stagione.La Romagna dipende in primis dal turismo estero, a tutt’oggi non si sa se e quando apriranno le frontiere. Non ci si può sostenere solamente con gli esigui incassi di visite per gruppetti famigliari, dopo che la grande parte dei nostri introiti della primavera è andata a perdersi.
  3. Chiediamo chiarezza per i protocolli di sicurezza.La Conferenza Stato-Regioni lo scorso 25 maggio ha emesso le linee guida per la riapertura delle attività economiche e produttive, anche la nostra attività è stata inserita ma nelle loro linee guida non viene indicato il numero massimo di persone che possono comporre un gruppo. La Regione Emilia Romagna non si è ancora espressa in tal senso, nonostante le sollecitazioni inviate dalle varie associazioni di categoria.
  4. La lotta all’abusivismo è stata messa in secondo piano per ovvi motivi di emergenza sanitaria. Chiediamo alla Regione, attraverso le Amministrazioni Comunali, di mappare e monitorare il fenomeno.
  5. Chiediamo che i luoghi della cultura non ci vengano preclusi. Non possiamo accettare che solo il personale interno (molto spesso non una Guida Turistica abilitata) di musei/teatri/gallerie abbia diritto esclusivo di lavorare all’interno degli stessi/delle stesse.
  6. Chiediamo di essere coinvolti in qualsiasi attività di promozione turistica che verrà ideata dalla Regione Emilia-Romagna”.