Confcommercio Ascom Lugo in collaborazione con Confcommercio E.R. ed ISCOM Group ha monitorato, attraverso la somministrazione di un apposito e mirato questionario, l’andamento dei primi dieci giorni dei saldi estivi 2020, confrontando i dati con lo stesso periodo dell’anno precedente.

I saldi di inizio agosto non hanno mobilitato grandi flussi di clientela, anche se chi si è recato nei negozi ha comunque acquistato, c’è sempre molta attenzione al prezzo. Lo dice il 60% degli intervistati.

I clienti hanno acquistato lo stretto necessario, sono prudenti perché l’emergenza COVID 19 ha diminuito la disponibilità di spesa di molte famiglie.

Hanno acquistato soprattutto t-shirt, abitini e pantaloncini estivi, sandali e calzature di stagione per uno scontrino medio molto variabile, nella fascia tra i 20 e i 100 euro, comunque diminuito rispetto all’anno precedente.

Gli operatori hanno riscontrato cali consistenti degli incassi rispetto agli anni precedenti: solo il 18% ha registrato incassi stabili, mentre circa il 70% ha dichiarato un calo, per lo più fra il 20 ed il 40%, ma con punte anche superiori.

Fra il 50% degli operatori che hanno adottato strategie di comunicazione prima dell’inizio dei saldi, più del 60% si è affidato ai social, solo il 20% agli SMS.

Pessimismo anche fra gli operatori: circa il 50% degli intervistati prevede vendite in diminuzione per le prossime settimane dei saldi.

“Molte sono le variabili che differenziano questi saldi estivi 2020 da quelli dello scorso anno – commenta Luca Massaccesi, Direttore di Confcommercio Ascom Lugo – Quest’anno è stato fortemente caratterizzato dall’emergenza COVID-19 e dal conseguente spostamento dell’inizio dei saldi ad agosto. Bisogna poi considerare che non c’è stato il divieto di vendite promozionali nei trenta giorni antecedenti l’inizio dei saldi. Faremo quindi un bilancio complessivo al termine dei saldi, che tenga conto dell’andamento della stagione da giugno a settembre”.

“Per quest’autunno auspichiamo  che siano individuati da parte delle Istituzioni ulteriori e adeguati sostegni alle attività d’impresa, in particolar modo quelle dei settori dell’abbigliamento e delle calzature, così duramente provate dall’emergenza COVID-19. In ogni caso tutte le imprese commerciali continureanno a garantire  la consueta professionalità, l’alto livello di servizio e la più scrupolosa osservanza delle norme di prevenzione sanitaria”.